Home In Evidenza Pd Arezzo e Arezzo in Comune: nessuna strategia sulla Fraternita

Pd Arezzo e Arezzo in Comune: nessuna strategia sulla Fraternita

0
Pd Arezzo e Arezzo in Comune: nessuna strategia sulla Fraternita

Una nota congiunta del Partito Democratico comunale di Arezzo e Arezzo in Comune dopo la decisione del sindaco di annunciare la sospensione dei servizi legati all’accoglienza dei migranti.

L’ennesimo vuoto colpo di teatro per nascondere l’inattivismo della sua giunta. Il sindaco Ghinelli non perde mai l’occasione per dare notizia di decisioni prive di contenuto progettuale, solo per dimostrare che esiste.

Pare inseguire l’alfabeto leghista che ormai sulla carta è il partito di maggioranza della sua coalizione. Questa volta si parla di Fraternita dei Laici, ma per un solo motivo: annunciare la sospensione dei servizi legati all’accoglienza dei migranti.

Con questa decisione secondo Ghinelli la “Fraternita dei Laici torna a recitare un ruolo di primo piano nella gestione dei servizi sociali”.

il Sindaco non è al momento in grado di proporre alcuna strategia per la Fraternita, questa è la verità.

Basta rilevare il fatto che le attività dell’ente sono rimaste immobili da quando lui è a Palazzo Cavallo. Negli anni precedenti all’insediamento di questa giunta la Fraternita non si occupava solo dell’accoglienza dei migranti, ma, in piena sintonia con la tradizione dell’istituzione, si occupava di sociale a 360 gradi attraverso l’assistenza ai minori, la consegna di pasti a domicilio, i servizi di inserimento lavorativo. Attività cessate negli ultimi anni. 

Oggi la decisione di Ghinelli è solo una operazione di immagine e non si capisce proprio dove sia questa “mezza rivoluzione” se non nel cessare un servizio, quello dell’accoglienza dei migranti.

Prima chiudendo in faccia le porte allo Sprar, ora chiudendo quelle della Fraternità, Ghinelli ha perso ogni occasione diretta ed indiretta di poter gestire l’accoglienza dei migranti che significa controllo delle attività e del territorio.

Non ci sarà nessuna diminuzione del numero dei migranti nel territorio comunale (anche perché i migranti gestiti dalla Fraternita erano collocati fuori dal Comune di Arezzo) e chissà se saranno ricollocati tutti quei ragazzi che con impegno, dedizione e professionalità fino ad oggi hanno lavorato nell’accoglienza.

Dispiace in tutto questo teatrino constatare che una persona di grande cultura e di ampie vedute come il dottor Pierluigi Rossi si faccia coinvolgere in una campagna che nulla ha a che vedere con la Fraternita, ma solo con la politica di basso profilo che, come ci ha abituato Ghinelli, lascia sola la nostra comunità di fronte alle sfide più difficili e mette in difficoltà le economie della Fraternita.“