Home Nazionale Pd: no Orlando-Cuperlo a renziani, ‘temono voto assemblea’

Pd: no Orlando-Cuperlo a renziani, ‘temono voto assemblea’

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Roma, 18 mag. (AdnKronos) – Una “pseudo tregua”. Così la minoranza Pd, da Gianni Cuperlo a Andrea Orlando, definisce la proposta del fronte renziano per evitare una conta domani all’assemblea nazionale, a quanto si apprende. “La loro offerta era: nessun voto domani ma nuova convocazione dell’assemblea a luglio dopo le amministrative. E Renzi avrebbe rinunciato ad aprire l’assemblea”, si fa sapere. E Maurizio Martina sarebbe rimasto reggente.
Una proposta che la minoranza dem (alle 18 ci sarà un riunione di Sinistradem e orlandiani) repinge. “Chiediamo un voto che legittimi Martina a guidare la delicata fase che abbiamo davanti fino al congresso”, si spiega. La minoranza non intende contribuire “ad un unanimismo di facciata”, si sottolinea.
“I renziani sanno che la maggioranza schiacciante non c’è più e temono loro per primi la conta”, è l’opinione della minoranza Pd che chiede discontinuità. Una richiesta avanzata da settimane. Pochi giorni dopo la sconfitta del 4 marzo, Cuperlo organizzò un incontro con Martina, Andrea Orlando e Carlo Calenda per un’analisi del voto e chiedendo, appunto, discontinuità. Cosa che non sarebbe garantita da un’assemblea che si concludesse senza un voto: “Sarebbe l’ennesima tregua di facciata. Basta”.