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Pd: Orfini, liti, processi e autocandidature brutto spettacolo

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Roma, 9 mar. (AdnKronos) – “Leggo che dopo la sconfitta ogni giorno qualcuno litiga, qualcuno si auto-candida, qualcuno invoca i padri nobili, qualche padre nobile indica i nomi del futuro, qualcuno chiede processi, qualcun altro la damnatio memoriae. Qualcuno sottolinea la dimensione storica della sconfitta, e dando una risposta all’altezza convoca assemblee di corrente. Lo dico a tutti con affetto e rispetto, non è un gran bello spettacolo”. Lo scrive Matteo Orfini su Facebook.
“Non lo è per i cittadini che ci guardano, non lo è soprattutto per il nostri iscritti, che nonostante tutto, e a volte anche nonostante noi, hanno condotto una campagna elettorale ricca di entusiasmo, orgoglio, convinzione. E per capirci, questa modalità di discussione non è che non abbia avuto un ruolo nel risultato elettorale. Anzi. Io credo che oggi abbiamo soprattutto bisogno di capire e di pensare, non di fare a gara per conquistare un titolo o posizionarci per il dopo. E abbiamo bisogno di parlarci, non sui giornali e non solo tra dirigenti”, aggiunge.
“Lunedì presiederò la direzione nazionale, perché è giusto che il confronto parta da lì. Ma da martedì sarò a discutere di quello che è successo, nei tanti circoli che in queste ore stanno organizzandosi per ripartire. Perché i nostri padri nobili sono gli iscritti, quelli che ogni giorno si dedicano con passione e dedizione al Pd. Si parte martedì, alle 18.30 da Scafati, in provincia di Salerno, in un comune sciolto per mafia e dove, da pochi mesi, abbiamo riaperto la sede nel vecchio centro storico della città. Mi piacerebbe che tutte queste assemblee fossero aperte e libere. E che chi ha voglia di dare una mano approfitti dell’occasione per venire ad iscriversi al Pd. Perché solo dall’ascolto, dal confronto, dalla partecipazione può nascere la riscossa”, conclude Orfini.

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