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Pediatria: lo studio, più rischi suicidio per teenager non eterosessuali

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Milano, 12 nov. (AdnKronos Salute) – “Il rischio di suicidio e di comportamenti pericolosi per la vita è più elevato tra gli adolescenti appartenenti alle minoranze sessuali”. E’ la conclusione di uno studio dell’università di Milano-Bicocca, pubblicato di recente su ‘Jama Pediatrics’ e descritto dall’ateneo oggi in una nota. Gli autori hanno calcolato che “i teenager appartenenti al gruppo complessivo delle minoranze sessuali mostrano un tasso di rischio di suicidio 3 volte e mezzo superiore rispetto ai loro coetanei eterosessuali (Odds Ratio, OR 3.50). La valutazione del rischio di tentato suicidio è stata analizzata anche all’interno di ogni gruppo di minoranza sessuale: i dati dimostrano che gli adolescenti transgender sembrano i più afflitti dal fenomeno (OR 5.77), seguiti dai bisessuali (OR 4.87) e dagli omosessuali (OR 3.71)”.
Il suicidio è la seconda causa di morte tra gli adolescenti a livello mondiale, ricordano gli esperti. Nonostante fosse già nota questa tendenza da parte delle minoranze sessuali, “per la prima volta è stata compiuta una più precisa valutazione dell’entità del fenomeno negli adolescenti Lgbt”.
La ricerca di Ester di Giacomo, psichiatra e dottoranda in Neuroscienze del gruppo guidato da Massimo Clerici, docente di Psichiatria e direttore della Scuola di specializzazione in Psichiatria della Bicocca, ha preso in esame 35 studi accademici sul tema e un campione di quasi 2 milioni e mezzo di adolescenti tra i 12 e i 20 anni, di 10 nazionalità diverse.
I fattori di rischio più noti per suicidio, elencano dalla Bicocca, sono tentativi di suicidio precedenti; una storia di malattia psichiatrica, specialmente depressione, psicosi e alcuni disturbi di personalità; essere vittime di bullismo, abuso e trauma infantile.
“Tra questi fattori di rischio – sottolinea di Giacomo – la sessualità e le problematiche legate sono state indagate, in particolare, in relazione ad abuso e identità di genere. Quest’ultima fa parte dell”io’ e contribuisce al pieno sviluppo di un essere umano adulto. Anche se le sue radici affondano nell’infanzia, l’orientamento di genere si esprime pienamente durante l’adolescenza, soprattutto a causa dell’inizio del desiderio sessuale. Gli adolescenti omosessuali, bisessuali e transgender sono generalmente a più alto rischio di isolamento, esposizione alla violenza, e stigmatizzazione, sia autoinflitta che inflitta da pari o familiari”. E ora la nuova ricerca indica un maggior rischio di tentativi di suicidio.
“Dati tali risultati – commentano di Giacomo e Clerici – una maggiore consapevolezza ad opera dell’opinione pubblica e un adeguato sostegno centrato su sforzi di inclusione e destigmatizzazione dovrebbero essere obiettivi dei Piani progettuali nelle aree della Pubblica istruzione e della Sanità”.