Home Nazionale Periferie: valorizzarle e fare rete, a Milano la prima conferenza nazionale

Periferie: valorizzarle e fare rete, a Milano la prima conferenza nazionale

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Milanoo, 20 giu. (AdnKronos) – Valorizzare le periferie urbane come centri di rigenerazione, crescita sociale ed economica. Riducendo le disuguaglianze, assicurando una buona qualità della vita e facendo rete tra tutti gli attori, pubblici e privati. Questi alcuni dei temi affrontati nel corso della prima conferenza nazionale sulle periferie urbane, ‘Dieci, Cento, Mille Centri’, organizzata a Milano da Fondazione Bracco, con la partecipazione del Comune di Milano e la collaborazione di Fondazione Cariplo e Sc -Sviluppo Chimica, controllata di Federchimica. “Dobbiamo essere tutti consapevoli che se non si interviene nel tessuto urbano delle nostre periferie i problemi degenerano in modo drammatico, come testimonia la storia recente di tante metropoli europee”, ha affermato Diana Bracco, presidente di Fondazione Bracco, aprendo la conferenza.
“Forti di questa consapevolezza e del nostro impegno concreto, ci siamo fatti promotori di questa conferenza. Oggi c’è bisogno di una pluralità di attori, che agiscano in rete ed è per questo che abbiamo promosso quattro sessioni tematiche dedicate a tecnologia, industria, non profit e finanza sociale. Esiste un costo del non fare nel sociale”, ha continuato Bracco. “Agendo in modo preventivo e inclusivo, si garantiscono accoglienza e opportunità ma anche un ritorno umano ed economico”.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha spiegato che “ora più che mai fare politica è occuparsi delle periferie delle città e questa è una priorità anche per Milano. Per molto, troppo tempo, lo sviluppo urbano ha riguardato solo piccole aree interessate da grandi investimenti e progetti che ne hanno permesso la crescita e la riqualificazione. Questo però ha creato discontinuità tra quartieri nuovi e vecchi che è necessario colmare affinché non ci si trovi di fronte a una città che viaggia a due diverse velocità dal punto di vista urbanistico, ma anche sociale. I quartieri sono case da ristrutturare e spazi da riqualificare, ma anche cittadini a cui dare delle riposte certe e in tempi brevi”.