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Petrolio: Aie, servono più investimenti per rispondere a crescita domanda

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Roma, 5 mar. (AdnKronos) – La crescita della produzione di petrolio negli Stati Uniti, in Brasile, in Canada e in Norvegia “permetterà al mondo di essere ben fornito” ma per soddisfare la crescita della domanda petrolifera a livello mondiale entro il 2020 “saranno necessari ulteriori investimenti per incrementare la produzione”. E’ quanto si legge in un report dell’Agenzia internazionale dell’energia (Aie) sottolineando che “l’industria petrolifera deve ancora riprendersi dal calo senza precedente degli investimenti nel periodo 2015-16”. Nel 2017 e nel 2018 non sono previsti grandi investimenti a parte negli Usa e questo “è fronte di preoccupazione” per l’Aie anche perché la domanda dovrebbe aumentare di 6,9 milioni di barili al giorno entro il 2023, attestandosi a 104,7 mln di barili al giorno, soprattutto grazie alla spinta della Cina.
Nei prossimi tre anni, infatti, rileva l’Aie,”gli Stati Uniti, la cui produzione è sostenuta dallo sviluppo del Shale oil, copriranno l’80% della crescita della domanda nei prossimi tre anni. Il resto proverrà dal Brasile, dal Canada e dalla Novegia”. La produzione globale di petrolio dovrebbe crescere di 6,4 milioni di barili al giorno entro il 2023 attestandosi a 107 mln di barili al giorno.
Il debole quadro generale degli investimenti, sottolinea il direttore generale dell’Aie, Fatih Birol, “resta fonte di preoccupazione: occorreranno maggiori investimenti per compensare la diminuzione dei giacimenti petroliferi: il mondo, infatti, deve sostituire 3 milioni di barili al giorno di calo all’anno, l’equivalente di il Mare del Nord, pur rispondendo a una forte crescita della domanda”.