Home Giostra del Saracino Porta Sant’Andrea: dal “Tombolone di Natale” sostegno alla fondazione “il Cuore si scioglie”

Porta Sant’Andrea: dal “Tombolone di Natale” sostegno alla fondazione “il Cuore si scioglie”

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Porta Sant’Andrea: dal “Tombolone di Natale” sostegno alla fondazione “il Cuore si scioglie”

Circa duecento persone presenti, raccolti 360 euro per un progetto della Fondazione Meyer di Firenze in favore dei bambini siriani di Aleppo

Un successo anche quest’anno la quarantesima edizione del tradizionale “Tombolone di Natale” del Quartiere di Porta Sant’Andrea: circa duecento quartieristi hanno trascorso la serata di sabato 26 dicembre nella sala d’armi di Palazzo san Giusto tra tombole, divertimento e solidarietà. Anche quest’anno, infatti, la dirigenza biancoverde ha confermato l’adesione alla campagna di adozioni a distanza “il Cuore si scioglie”, promossa dalla sezione soci Coop di Arezzo.

Per finanziare i progetti di adozione a distanza e interventi di cooperazione in Italia e all’estero, l’intero incasso di una delle tombole, 360 euro, è stato devoluto alla fondazione “il Cuore si scioglie” e consegnato alla rappresentante della sezione soci Coop aretina Milena Dionigi.

“Sono molto soddisfatto del risultato, – dice il rettore del Quartiere Maurizio Carboni – ancora una volta abbiamo finalizzato una serata di aggregazione per le nostre famiglie ad un progetto di solidarietà e c’è stata una risposta più che positiva. Siamo felici di poter dare il nostro contributo anche a questa iniziativa.”

“Ringraziamo Porta Sant’Andrea perché da molti annicontribuisce attivamente ai nostri progetti, – afferma Milena Dionigi di Coop Arezzo – il Quartiere quest’anno ha scelto di sostenere un progetto in Siria, dove prosegue l’importante intervento umanitario avviato lo scorso anno ad Aleppo, che si arricchisce di un’importante partnership: insieme alla Fondazione Meyer e in collaborazione  con Arci e Fondazione Giovanni Paolo Il, si cercherà di assicurare cure mediche e assistenza specialistica a centinaia di bambini, per aiutarli a superare i gravi traumi subiti a causa del conflitto.”