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Rai, esposto Pd su nomine vice direttori

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Roma, 18 dic. (AdnKronos) – Accertare se “le 30 nuove nomine” dei vice direttori Rai “possano determinare un irreparabile danno economico alla società e se abbiano violato” una serie di disposizioni tra cui il Contratto di servizio, la Convenzione con il ministero dello Sviluppo, i Piani anti corruzione e trasparenza. Lo chiede il deputato del Pd Michele Anzaldi in un esposto al procuratore generale della Corte dei Conti, al procuratore generale per il Lazio della Corte dei Conti e al presidente dell’Anac. Anzaldi segnala il fatto che le nomine abbiano determinato “tra l’altro un significativo aumento degli organigrammi precedenti (+25%) in assenza di apprezzabili modifiche organizzative” a fronte dell’annuncio di “importanti tagli nell’assegnazione dei budget di produzione alle reti come conseguenza della decisione del governo di non corrispondere alla Rai per il 2019 il cosiddetto ‘extragettito’ da canone”.
Per il deputato Pd, “una gestione prudente, efficiente e ispirata a criteri di economicità avrebbe dovuto indurre il vertice della Rai a definire i nuovi organigrammi solo dopo aver varato il Piano di riforma organizzativa delle news”, mentre “per la selezione dei 29 vicedirettori e del condirettore non è stato attivato lo strumento del ‘job posting'”. Inoltre, “in relazione al danno economico si fa presente che non è stata affidata alcuna funzione operativa ai vicedirettori non confermati, che vanno così ad aggiungersi agli altri dirigenti giornalisti senza incarico perché non ricollocati con un elevatissimo rischio di contenzioso giuslavorista”, si legge nell’esposto. Anzaldi quindi chiede di “voler accertare la regolarità delle procedure adottate e se si configura una responsabilità degli amministratori produttiva di danno patrimoniale alla società avendo contravvenuto ai criteri di prudenza, economicità ed efficacia cui devono attenersi soprattutto gli amministratori pubblici”.

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