Home Nazionale Razzismo: madre Ariano a Mattarella, insulti guidati da pagina Lega

Razzismo: madre Ariano a Mattarella, insulti guidati da pagina Lega

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Milano, 13 ago. (AdnKronos) – “Caro Presidente, sono la madre di Raffaele Ariano, 32enne, assegnista di ricerca in una Facoltà di Filosofia. È un privato cittadino: non un politico, non un opinionista, non una figura pubblica. Come comune cittadino ha segnalato un’azione scorretta di un capotreno, un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni. Per farlo ha scritto con toni pacati e rispettosi un post sul suo profilo Facebook e una lettera a un giornale locale”. Si rivolge al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Annamaria Abbate, madre di Raffaele Ariano, un passeggero di Trenord che ha segnalato un atto di razzismo da parte di un membro dell’equipaggio sulla linea Milano-Cremona. La lettera aperta della madre dell’uomo, oggetto di una campagna di aggressione sui social, è stata pubblicata dal sito ‘Articolo 21’.
Nei giorni successivi agli eventi, scrive la donna, “sulla pagina Facebook Ufficiale ‘Lega – Salvini Premier’, è comparso un post che indicava in Raffaele il responsabile del possibile licenziamento della capotreno (licenziamento mai auspicato da mio figlio e di cui non è comparsa mai menzione nei comunicati di Trenord), con tanto di fotografia, nome e cognome e un link diretto alla sua pagina Facebook con la seguente frase: ‘State con la capotreno o con il denunciatore, Raffaele Ariano?'”.
Nella lettera si sottolinea che “a partire dal post di ‘Lega – Salvini Premier’ è seguito un vero e proprio linciaggio mediatico da parte di sostenitori della Lega” e di gruppi come CasaPound e Forza nuova, “contenenti ingiurie e minacce all’incolumità fisica di mio figlio e della nostra famiglia. Per pudore e rispetto mi astengo dal riportar queste frasi, ma come si può evincere dal materiale documentale consegnato alla polizia, vi sono stati scandagliati i più bui recessi della barbarie umana e civile: epiteti razzisti, omofobi e misogini, diffamazioni sulla sua professionalità, centinaia di minacce di violenza fisica, con tanto di pubblicazione del nostro indirizzo di casa e promesse di incursioni punitive”.