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Risparmio: S&P Global, Mifid 2 dirompente per mercati finanziari europei

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Milano, 2 gen. (AdnKronos) – L’entrata in vigore domani della direttiva europea sui servizi finanziari Mifid 2 rappresenta “un cambiamento regolatorio dirompente” per i mercati finanziari europei. E se nel breve termine non si vedranno grandi effetti, sul lungo periodo, si sottolinea in un rapporto di S&P Global Ratings, ci saranno “più sconfitti che vincitori” fra gli operatori del mercato coinvolti dalla nuova direttiva. Proposte nel 2011, le nuove regole sottoporranno tutti i business coinvolti nella distribuzione e negoziazione di strumenti finanziari in Europa a “un cambiamento del quadro regolatorio in molti casi più stringente”, che disciplina, tra le altre cose, la protezione degli investitori, l’abuso di mercato e gli obblighi di trasparenza post negoziazione.
La direttiva sarà valida da domani nei 31 Paesi dello Spazio economico europeo, che include i 28 Stati dell’Unione europea più Islanda, Liechtenstein e Norvegia, e riguarderà tutti gli operatori dei mercati finanziari coinvolti in attività di investimento, come banche, broker e asset manager. “Visti i suoi obiettivi e i cambiamenti radicali alla struttura del mercato che avvierà in alcune aree, Mifid 2 è uno sviluppo regolatorio importantissimo, con effettivi che vanno oltre la Ue e lo Spazio economico europeo”, spiega l’analista di S&P Global Ratings, Giles Edwards.
Per l’agenzia le implicazioni di Mifid 2 sono “generalmente negative” sui broker e su tutti gli operatori di mercato tranne le banche di investimento più grandi, “parzialmente negative” per gli asset manager e “gestibili” per la maggior parte delle altre banche. Secondo S&P Global Ratings, Mifid 2 non avrà entro i prossimi due anni “un impatto significativo” sui rating degli attori del mercato. Ma, sottolinea Edwards, “sul lungo termine la natura dirompente di questo fondamentale cambiamento regolatorio diventerà più evidente e i vincitori e gli sconfitti si vedranno più chiaramente. E ci saranno probabilmente più sconfitti che vincitori”.