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Salute: allergia arachidi, da maxi-studio nuovo trattamento salvavita bimbi

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Roma, 19 nov. (AdnKronos Salute) – Per i bambini che soffrono di allergia alle arachidi si aprono nuove prospettive grazie ai risultati di un nuovo trattamento salvavita. Nel più grande studio condotto sul tema, 500 bimbi e adolescenti di età compresa tra 4 e 17 anni, provenienti dagli Stati Uniti e dall’Europa con diagnosi di allergia grave, hanno preso parte a una sperimentazione in cui sono stati sottoposti alla somministrazione di quantità crescenti di proteine ​​di arachidi nell’arco di un anno. Il test, denominato “Palisade”, è stato condotto dai ricercatori dell’ospedale pediatrico Evelina London Children’s Hospital e King’s College di Londra, si legge sull’edizione online del ‘Telegraph’.
I partecipanti sono stati divisi in gruppi diversi e hanno ricevuto una capsula di proteine di arachidi o una polvere finta. Le dosi sono state gradualmente aumentate ogni due settimane per un periodo di sei mesi, per poi proseguire con una ‘dose di mantenimento’ di arachidi per ulteriori sei mesi. I risultati, pubblicati sul ‘New England Journal of Medicine’, hanno rilevato che circa due terzi (67%) di bambini e adolescenti erano in grado di tollerare almeno 600 mg di proteine di arachidi, rispetto al solo 4% di quelli che avevano assunto placebo.
“L’allergia alle arachidi è estremamente difficile da gestire per i bambini e le loro famiglie, poiché devono seguire una dieta che ne è rigorosamente priva – sottolinea George du Toit, consulente pediatrico per le allergie presso l’Evelina London Children’s Hospital e ricercatore a capo dello studio – Le famiglie vivono nella paura di un’esposizione accidentale, poiché le reazioni allergiche possono essere molto gravi e possono anche portare alla morte. Fino a poco tempo fa – ricorda – non c’era niente da offrire a chi soffriva di questa allergia, oltre all’educazione alla prevenzione delle arachidi e la gestione della reazione allergica.”
“Lo studio ha completamente cambiato le nostre vite – racconta Sophie Pratt, madre di una bambina di 6 anni di nome Emily che fin dall’età di un anno soffre di allergia alle arachidi – Prima che Emily partecipasse alla sperimentazione eravamo a disagio a trovarci a più di venti minuti di distanza da un ospedale; e lei non era in grado di partecipare a giochi o feste senza di me o mio marito”.
“Abbiamo dovuto studiare costantemente le etichette dei prodotti alimentari per garantire che le arachidi fossero completamente eliminate dalla dieta di Emily – aggiunge – La sua allergia era molto grave, e anche una piccola quantità di arachidi poteva causarle una reazione molto seria. L’impatto sulla nostra vita familiare era enorme.” Alla fine del trattamento, Emily è stata in grado di tollerare circa sette noccioline, senza rischiare la vita.