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Salute: dal Campus Biomedico ‘Carta diritti del caregiver familiare’

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Roma, 1 mar. (AdnKronos Salute) – Arriva dall’Università Campus Bio-Medico di Roma la Carta dei diritti del caregiver familiare: un documento in 10 punti che accende un faro su compiti, prerogative, importanza, ma anche sulle difficoltà, le necessità, lo sconvolgimento in cui sconvolge l’esistenza dei familiari ‘prestatori di cure’, uno degli elementi-chiave nel percorso terapeutico di chiunque debba fare i conti con una patologia, soprattutto se cronica, invalidante od oncologica.
All’interno, sono sanciti principi importanti per i prestatori di cure, come ‘il diritto di ricevere informazioni adeguate sulla malattia e sui trattamenti proposti’, così come quello di ‘legittimare i propri sentimenti: lungo il percorso di assistenza al proprio caro è normale sentirsi affaticati, tristi, nervosi o in difficoltà’; inoltre, vi sono contemplati il diritto ‘di prendersi cura di sé’, ‘di riconoscere i propri limiti e capacità’, ‘di mantenere degli spazi di vita per sé’ e, se necessario, ‘di chiedere e ricevere aiuto’ oppure, ancora, ‘di tutelare la propria salute’ mediante alimentazione sana, ore di riposo adeguate e controlli medici di routine, così come ‘il diritto ad accedere a servizi sanitari di alta qualità’.
Gli autori della carta sono cinque e appartengono tutti al Policlinico Universitario Campus Bio-Medico: Daniele Santini e Giuseppe Tonini, rispettivamente responsabile del Day-Hospital medico e dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica; Daniela Tartaglini, direttore del Dipartimento di Scienze Infermieristiche; Antonella Sisto e Flavia Vicinanza, psicologhe psicoterapeute del servizio di Psicologia clinica.
Gli autori sono partiti, come spesso accade, dai numeri: in particolare, quelli di uno studio secondo cui in Europa si stima che l’80% dell’assistenza prestata a persone non autosufficienti è erogata da coniugi, figli e altri familiari. In questo senso, l’attività di caregiving implica per loro un impegno costante e a lungo termine, che può diventare logorante e provocare elevati livelli di stress e di disagio psico-fisico. “In letteratura – spiega Antonella Sisto, esperta del Servizio di Psicologia Clinica del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico – si evidenzia spesso che i caregiver sono esposti in modo prolungato a fattori stressanti, definiti ‘burden’ (fardello). Tale termine racchiude in realtà un concetto a più dimensioni e indica l’impatto e le ricadute del carico assistenziale sul benessere psicofisico e sulla qualità di vita dei portatori di cure informali”.
La Carta ha attirato l’attenzione del mondo medico-scientifico e in particolar modo di quello oncologico, al punto da essere stata pubblicata recentemente sulla rivista Esmo Open, con il titolo ‘La Carta dei Diritti del Caregiver Familiare. Il ruolo e l’importanza del caregiver: una proposta italiana’.