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Salute: Gb verso stop a energy drink per under 16

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Roma, 25 giu. (AdnKronos Salute) – La vendita di bevande energetiche ai minori di 16 anni potrebbe essere presto bandita nel Regno Unito, come passo per combattere l’obesità infantile. E in ristoranti e caffè appariranno dettagli calorici sui menu. Sono alcune delle proposte avanzate da Jeremy Hunt, il ministro della Salute britannico, per arrivare a dimezzare il numero di bambini obesi entro il 2030. Inoltre, sono previste nuove restrizioni sulle pubblicità di cibi ricchi di sale o di zucchero destinati ai bambini, compreso un potenziale ‘coprifuoco’ fino alle 9 di sera per i prodotti meno sani, riporta l’Independent on line.
Attualmente un bambino su tre in Gran Bretagna è obeso o sovrappeso nel momento in cui lascia la scuola primaria, e i bambini che vivono in aree svantaggiate hanno il doppio delle probabilità di essere colpiti dalla malattia, che rappresenta un peso crescente sul sistema sanitario pubblico, portando a una serie di problemi di salute più avanti nella vita. Il piano del governo potrebbe rendere illegale vendere bevande energetiche e con alto contenuto di caffeina a chiunque abbia meno di 16 anni. Questo perché, Oltremanica, un piccolo su 4 di età compresa tra 6 e 9 anni consuma attualmente queste bibite, che spesso contengono tanta caffeina quanto una tazza di caffè. Le proposte saranno soggette a consultazione prima che il ministero prenda una decisione definitiva.
Annunciando le nuove misure, Hunt ha detto: “I genitori vogliono ciò che è meglio per i loro figli, ma mantenerli sani e attivi può essere difficile. È quasi impossibile proteggere i bambini dall’esposizione a cibi malsani. I genitori chiedono aiuto e il nostro compito è dare loro il potere di fare scelte più sane e di rendere la loro vita più facile”.
Fra le altre idee anti-obesità al vaglio, il divieto di pubblicizzare o presentare cibi malsani alle casse o all’ingresso dei supermercati, l’introduzione di un ‘miglio attivo’ nelle scuole elementari per incoraggiare i bambini a muoversi con sessioni di corsa giornaliere e il consiglio di camminare e andare in bicicletta a scuola. Il piano costituisce una sorta di ‘secondo capitolo’ della strategia contro l’obesità infantile del governo britannico: il primo capitolo, due anni fa, era stato criticato per la sua debolezza.