Home Nazionale Salute: Gemelli Roma, mese del cuore 2018 fa tappa in 7 città italiane

Salute: Gemelli Roma, mese del cuore 2018 fa tappa in 7 città italiane

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Roma, 5 apr. (AdnKronos Salute) – Un viaggio in Italia per sensibilizzare i cittadini sui principali fattori di rischio cardiovascolare: torna dal 12 aprile l’appuntamento con il ‘Mese del cuore’, l’iniziativa di prevenzione promossa da Danacol in collaborazione con il Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, presentata questa mattina. In questa quarta edizione per la prima volta verranno raggiunte ben 7 città: nella prima fase, da aprile a maggio, saranno coinvolte Milano, Roma, Napoli e Messina; successivamente sarà la volta di Ancona, Ferrara e Firenze. Le persone che desiderano prenotare un check up gratuito potranno farlo entro l’11 maggio telefonando al numero verde 800 087780 attivo dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 16. Le visite saranno effettuate a partire dal 12 aprile (nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato). Sedi e orari per ogni città sono indicati nel sito danacol.it.
Durante le visite di screening i medici eseguiranno valutazioni su 7 fattori di rischio cardiovascolare con misurazione della pressione arteriosa, dei valori di glicemia e colesterolo, dell’indice di massa corporea, unitamente alla valutazione dello stile di vita, delle abitudini alimentari e di alcuni parametri di performance funzionale (come la forza muscolare). Al termine della visita ai partecipanti verrà rilasciata una scheda in cui saranno riportati i risultati dell’esame valutazioni eseguite, corredati da consigli e raccomandazioni per un corretto stile di vita. A supporto del progetto, inoltre, è a disposizione di tutti ‘Viaggio al cuore del problema’, la piattaforma digitale di formazione e apprendimento sui fattori di rischio cardiovascolare realizzata da Danacol in collaborazione con i medici del Policlinico A. Gemelli e i ricercatori dell’Università Cattolica, per accompagnare i consumatori in un percorso finalizzato a migliorare la propria salute.
“Questa collaborazione con il gruppo Danone è ormai una realtà consolidata – sottolinea Marco Elefanti, direttore amministrativo dell’Università Cattolica e direttore generale della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli – Parte da Roma ma raggiunge anche altre aree del nostro Paese, e prevede un sistema costante di verifica dello stato di salute dei pazienti, un monitoraggio che è poi una sollecitazione affinché queste persone cambino il proprio stile di vita. L’iniziativa – aggiunge – coinvolge anche la nostra sede universitaria di Milano: in particolare l’anno scorso abbiamo attivato una postazione dove i medici del Gemelli hanno eseguito test e verifiche su una serie di pazienti, con un afflusso davvero importante di persone e un gradimento significativo. Questa iniziativa inoltre interpreta anche la cosiddetta ‘terza missione’, ovvero l’orientamento dell’università sempre di più ad andare oltre la sfera della didattica e della ricerca in senso stretto, ma anche verso lo sviluppo di forme di collaborazione di partenariato col mondo delle imprese per promuovere iniziative di educazione”.
“Con la quarta edizione del Mese del cuore continuiamo non solo a diffondere i messaggi di prevenzione alla cittadinanza in modo ancora più capillare, ma confermiamo il nostro impegno a collaborare con le istituzioni per offrire il nostro contributo al benessere dei cittadini”, ha dichiarato Cyrille Auguste, Ad di Danone Italia, in un videomessaggio. Anche quest’anno il progetto vede la collaborazione del team specialistico coordinato da Francesco Landi, geriatra del Policlinico A. Gemelli: “La grossa novità di questa edizione è che per la prima volta andiamo sul territorio nazionale – ribadisce il medico – In questo modo potremo avere una larga rappresentatività del nostro Paese e ribadire che la prevenzione è un aspetto decisivo per quella che sarà la sostenibilità del sistema sanitario tra 10-20 anni. Se riusciamo a fare una corretta prevenzione – osserva – riusciremo a prevenire malattie ma soprattutto la disabilità, la non autosufficienza nella terza età”.
Un concetto che purtroppo gli italiani ancora sottovalutano: “Soprattutto nella fascia di età dei 40-50 anni riscontriamo le maggiori negatività – puntualizza Landi – dieta peggiore, minore quantità di esercizio fisico, maggiore sedentarietà. E soprattutto valori elevati di colesterolo e il non controllo. Il messaggio che vorremmo lanciare – conclude – è che la prevenzione non inizia quando siamo già avanti con l’età, ma da subito, fin dall’età scolare”.
I risultati raccolti negli anni dal progetto, che ha visto la partecipazione di oltre 4 mila persone e gli esiti di oltre 40 mila partecipanti che hanno eseguito i test di autovalutazione di 7 fattori di rischio per la salute del cuore sul portale viaggioalcuoredelproblema.it, hanno permesso di raccogliere delle evidenze scientifiche che sono state pubblicate in due studi presentati al 2nd World Congress on Public Health and Nutrition nel 2017.