Home Nazionale Sanità: 111 mila post su meningite in 6 mesi, Bebe Vio e Burioni ‘influencer’

Sanità: 111 mila post su meningite in 6 mesi, Bebe Vio e Burioni ‘influencer’

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Roma, 15 feb. (AdnKronos Salute) – Un periodo di analisi di 6 mesi, oltre 111.000 post che citano i termini meningite e/o meningococco, più di 30.000 utenti/autori, una media di oltre 600 post al giorno; Twitter come principale canale utilizzato, seguito a grande distanza da Facebook. Sono questi i principali risultati di un’analisi delle conversazioni sui canali social effettuata per Pfizer (elaborazione dati Cohn & Wolfe da settembre 2016 a marzo 2017). L’obiettivo era di capire, a fronte del volume delle conversazioni, il grado di consapevolezza e di conoscenza degli utenti su una patologia così grave, imprevedibile e dal decorso fulmineo come la meningite.
I principali influencer, pur con ruoli diversi, sono la campionessa Bebe Vio e il virologo Roberto Burioni che nel periodo in esame generano con i propri post rispettivamente più di 192mila e oltre 149mila interazioni, oltre il 40% dello spazio complessivo (quasi 820mila condivisioni, like, commenti). Dall’analisi del campione di risultati che riportano esplicitamente meningite B e/ o meningococco B, i temi principali che emergono sono: politica sanitaria (il 44%), cronaca (circa 25%), dibattito generale (22%), ricerca (6,5%) e, appunto, Bebe Vio (circa il 3%). Pur essendo meningite il termine più frequente nei risultati, della malattia si parla in modo molto marginale.
I casi verificatisi nel periodo fanno emergere senso di paura, di allarme, il timore di contagio, ma le tematiche legate all’accesso e all’obbligatorietà delle vaccinazioni prevalgono. “Non è utile né efficace allarmarsi solo quando accadono fatti di cronaca e limitarsi a dar loro risonanza sui canali social – commenta Paolo Bonanni, professore Ordinario di Igiene all’Università di Firenze – Un modo per prevenire la meningite c’è: la vaccinazione, che spesso associamo solo all’infanzia”.
“Non tutti sanno che di meningite B si ammalano perlopiù i bambini sotto ai 2 anni di vita, ma che l’altra fascia di età più colpita è quella degli adolescenti che, oltre a condurre una vita sociale molto ricca di situazioni in cui il batterio facilmente si diffonde, sono più frequentemente i portatori sani del batterio, fino al 20% di loro lo ha nella gola senza che si manifesti la malattia”, aggiunge. Proprio per gli adolescenti e i loro genitori è pensato il video ‘Solo 24 Ore’, disponibile su Youtube, che racconta come in un breve lasso temporale possa accadere l’imprevedibile.

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