Home Nazionale Sanità: il tesoretto rurale del Policlinico Milano, dalla crisi a 5mln ricavi

Sanità: il tesoretto rurale del Policlinico Milano, dalla crisi a 5mln ricavi

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Milano, 10 ott. (AdnKronos) – Ottantacinque milioni di metri quadrati che attraversano dieci province e 96 comuni della Lombardia, arrivando fino in Piemonte, con una superficie agricola che rappresenta il 6% di quella utilizzata nelle province di Milano e Lodi. Sono i numeri del patrimonio rurale della Fondazione Sviluppo Ca’ Granda del Policlinico di Milano, che fanno dell’ospedale il più grande ‘latifondista’ italiano. Il loro valore economico è stimabile in 500 milioni di euro, con 6mila ettari di terreni in parchi e aree protette, 100 cascine, un’abbazia, quattro chiese e diciotto oratori. Creata nel 2014 per separare l’attività patrimoniale da quella sanitaria, dopo che una due diligence sul patrimonio aveva accertato la situazione di grave dissesto, la Fondazione Ca’ Granda ha realizzato nel 2017 un avanzo di esercizio di 964mila euro, in crescita del 34% rispetto al 2016 e del 31% rispetto al 2015. Secondo quanto emerge dal bilancio sociale dell’ente, nel 2017 sono aumentati anche i ricavi, in tutto quasi 5 milioni di euro con quelli da patrimonio a pesare per oltre 4 mln (circa l’81%).
L’incremento è del 15% rispetto al 2015 e del 23% sul 2016. Il risultato prima delle imposte è 1,2 mln, pari al 25% dei proventi e il patrimonio netto è di circa 1,7 mln di cui 1,4 vincolati alla ricerca. Nel triennio, il Policlinico ha ricevuto 12 milioni di euro dalla Fondazione Sviluppo, tra 2,1 mln di fondi alla ricerca, 9,4 mln di introiti dalla vendita di aree fabbricabili e circa 730mila euro di costi di Imu e Tasi delle aree fabbricabili sostenuti dalla Fondazione. I risultati sono arrivati dopo una profonda ristrutturazione della gestione: prima del ‘rilancio’, i canoni erano il 50% sotto il valore di mercato, l’Imu era salito di 300mila euro e le mancate manutenzioni avevano procurato danni alle strutture per 20 milioni di euro.
Tra 2015 e 2017, sono stati sottoscritti piani di manutenzione in 19 cascine per un valore di 6 milioni di euro a carico dei conduttori, la nuova gestione ha riportato i canoni a livelli di mercato e ridotto l’Imu dopo la vendita delle aree fabbricabili. Il frutto di quest’opera di risanamento sono tanti progetti sulle cascine, diventati luoghi di solidarietà, eventi culturali e didattici. Il latte Ca’ Granda è sicuramente il caso più esemplare: lanciato nel settembre del 2017 e venduto all’Esselunga, “ha cambiato le abitudini di 1.500 famiglie, un risultato straordinario”, spiega il dg della Fondazione, Achille Lanzarini. L’obiettivo a fine 2018 è chiudere l’anno con 500mila litri di latte venduto, i cui proventi andranno alla ricerca del Policlinico.