Home Nazionale Sanità: Palermo, tra passato e futuro rinnovato il ‘Museo della Radiologia’ (2)

Sanità: Palermo, tra passato e futuro rinnovato il ‘Museo della Radiologia’ (2)

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(AdnKronos) – All’interno del Museo della Radiologia c’è anche un’ampia sezione dedicata ai pannelli che riguardano la storia dell’imaging e il ruolo fondamentale di Bracco nella sua evoluzione. L’imaging “è una disciplina delle scienze della vita ben nota a medici e operatori che la ritengono essenziale per il loro lavoro, ma non è altrettanto conosciuta dal grande pubblico”. Bracco, come ha sottolineato nel corso dell’inaugurazione, Angelo Gaiani, responsabile Bracco Imaging Italia, che ha portato i saluti di Diana Bracco, impossibilitata a partecipare, “è una delle quattro aziende leader nel mondo per i mezzi di contrasto”.
“La Fondazione Bracco – spiega Gaiani – nella sua mission ha diversi filoni principali: l’arte, la formazione dei giovani e la parità di genere. Quando abbiamo ricevuto dal professor Cardinale la richiesta di un supporto per contribuire alla rimodernizzazione del museo, l’abbiamo accolta con estremo favore e abbiamo fatto come Fondazione una erogazione”. E ha sottolineato: “Dobbiamo essere estremamente orgogliosi della radiologia italiana, che è una delle migliori al mondo. Dobbiamo andarne fieri, ne sono fermamente convinto. Come dobbiamo andare fieri dell’azienda Bracco”, ricordando che la società “produce tutto in Italia, per scelta della proprietà, non abbiamo impianti di produzioni all’estero. Abbiamo una quota di mercato che rappresenta il trenta per cento della quota mondiale, ed è tutto prodotto in Italia. Noi andiamo fieri delle nostre eccellenze”.
“Il legame con il passato prepara e aiuta l’intelligenza storica, condizione di ogni avanzamento culturale e civile. In estrema sintesi il museo è un’istituzione che si incardina tra memoria e cultura”, dice Adelfio Elio Cardinale. “L’archivio del futuro – diceva Vico – sta nei profondi mari della memoria e nelle sterminate antichità del passato. Sono presenti nel Museo opere e documenti di gregari i quali, come massa silenziosa e operante e come singoli, hanno lavorato per la disciplina radiologica – ha proseguito Cardinale – Molti sanno ed anche quelli che sapevano, molto hanno dimenticato. Molte cose furono vissute o, per lo meno, furono conservate solo nelle carte”.