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Sanità: Scotti, medici sentinella in terra dei fuochi? Attendiamo chiamata

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Roma, 19 nov. (AdnKronos Salute) – Medici di famiglia e pediatri ‘sentinella’ coinvolti nel piano d’azione del Governo contro i roghi nella terra dei fuochi? “Noi siamo disponibili, come è già successo in passato. Attendiamo di essere chiamati. Al momento l’Ordine dei medici di Napoli, ente sussidiario dello Stato, che ha competenza in una delle tre province interessate dal fenomeno, non è stato nemmeno contattato”. A dirlo Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine di Napoli e anche segretario della Federazione dei medici di famiglia (Fimmg), informato dalla stampa del progetto di monitoraggio all’interno del ‘patto d’azione’, firmato oggi a Caserta da sette ministri più il presidente della Regione Vincenzo De Luca.
Scotti non nasconde la perplessità per non essere stato informato ufficialmente: “Ho provato anche a riguardare le mail e fatto ricontrollare la posta, ma non mi risulta nessuna comunicazione”, spiega sottolineando l’importanza del confronto istituzionale “con l’Ordine dei medici che, come riferimento di tutti i medici, è fondamentale come collante in un’azione che deve essere necessariamente completa”. Necessario, “ovviamente coinvolgere anche le aziende sanitarie e le rappresentanze dei medici di famiglia, come la Fimmg perché la soluzione deve essere strutturale e chiamare in causa tutti i professionisti, per garantire completezza e anche la stessa attenzione ai cittadini”, aggiunge Scotti ricordando che l’azione di sorveglianza dei medici nella terra dei fuochi è già stata utilizzata in passato e i professionisti sono partiti anche con iniziative spontanee.
“Ma se il piano d’azione è istituzionale deve essere uniforme, strutturale e non può prescindere da un coinvolgimento dei medici attraverso le rappresentanze istituzionali”, ha concluso Scotti.