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Scoperto primo caso sindrome Marfan in mummia Palermo

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Palermo, 3 ago. (AdnKronos) – Una scoperta molto importante, che vede ancora una volta protagoniste le mummie delle Catacombe dei Cappuccini di Palermo. Nell’ambito del Progetto Mummie Siciliane, diretto dall’antropologo Dario Piombino-Mascali, un gruppo di ricerca internazionale ha diagnosticato su una mummia i segni della sindrome di Marfan. Si tratta di una patologia scoperta dal celebre pediatra francese Antoine Marfan, le cui caratteristiche, oltre a interessare, tra l’altro, il sistema scheletrico, gli occhi, il cuore e i polmoni, si manifestano con il segno dell’aracnodattilia, cioè la conformazione delle dita “a ragno” per via della lunghezza e della forma affusolata. È il primo caso della patologia finora diagnosticato in reperti antichi, riscontrato in un giovane uomo vissuto nell’Ottocento.
“Dopo il caso della sindrome di Robinow, da noi rilevato nel 2010 – osserva Piombino-Mascali, che è anche conservatore delle Catacombe dei Cappuccini – questa condizione patologica aggiunge un tassello importantissimo alle nostre conoscenze sulle mummie siciliane. Oltre ad aver rivelato particolari su traumi, patologie dentarie e tecniche di imbalsamazione, questi preziosi reperti ci permettono adesso di conoscere meglio una malattia come quella di Marfan, finora solo ipotizzata su alcuni personaggi storici, come Abramo Lincoln, Charles De Gaulle, Niccolò Paganini e il faraone Akhenaton”.
I risultati delle ricerche faranno parte di una pubblicazione a cura delle Edizioni di Storia e Studi Sociali che vedrà la luce a fine anno. “Ancora una volta, le Catacombe di Palermo si confermano un autentico scrigno di informazioni – dice Padre Salvatore Zagone, Ministro provinciale dei Cappuccini – un tesoro inestimabile da ogni punto vista”.