Home Nazionale Social molto usati per cercare il lavoro ma poco utili per trovarlo

Social molto usati per cercare il lavoro ma poco utili per trovarlo

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Milano, 2 feb. (Labitalia) – “I social (Facebook e LinkedIn in particolare) sono molto utilizzati per ricercare informazioni sulle aziende oggetto di interesse. Tuttavia, dopo il primo approccio si rivelano deludenti a questo scopo, a vantaggio dei canali più tradizionali”. E’ quanto emerge da Best Employer of Choice
, una ricerca condotta per mezzo di questionari, sottoposti a un campione rappresentativo di neolaureati incontrati da Cesop in vari eventi di job meeting. “Interessante -spiega Andrea Benedetti, project manager employer branding Cesop- il caso dei neolaureati che dichiarano un maggior utilizzo di LinkedIn rispetto a Facebook. Si tratta di giovani già occupati alla ricerca di una migliore situazione occupazionale, laureati al Nord Italia in materie tecnico-scientifiche o economiche: paradossalmente coloro che sono più facilmente collocabili sul mercato del lavoro sono anche attivi su questo social ‘tutto lavoro’ e ‘niente svago'”.
Emerge anche, aggiunge, “un utilizzo improprio di LinkedIn da parte dei neolaureati, più per raccogliere informazioni che per entrare in relazione con l’azienda”. “Viene utilizzato -afferma- nelle stesse modalità del sito Internet e della sezione career, anche perché difficilmente i neolaureati hanno un profilo completo. Per le aziende si perde, dunque, tutto il valore aggiunto di LinkedIn e dei suoi strumenti di profilazione”.
“I giovani neolaureati -fa notare Andrea Benedetti- quando cercano informazioni sono interessati alla mission e alla coerenza espressa con l’attività reale. Utilizzano le informazioni soprattutto per contestualizzare la propria candidatura”. “I social in generale -sostiene- non vengono utilizzati per entrare in contatto con l’azienda in modo interattivo ma solo a fini di raccolta informazioni. Ecco quale sarà la prossima sfida per il recruitment e l’employer branding sui social: stimolare nei giovani questa interazione”.