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Sud: Lezzi, Zes possono avere forte impatto su sviluppo Mezzogiorno

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Roma, 6 nov. (AdnKronos) – “Le Zone economiche speciali che stanno partendo nel Sud possono avere un forte impatto sullo sviluppo del Mezzogiorno. Dai primi piani strategici elaborati con grande impegno e serietà dalle Regioni, che si sono adoperate per circoscrivere ed indicare le aree produttive più omogenee, emergono grandi aspettative”. Così il ministro per il Sud, Barbara Lezzi introducendo i lavori del workshop ‘L’istituzione delle Zone economiche speciali nel sud Italia’ che si è svolto questa mattina presso la Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio dei ministri. Al workshop erano rappresentate Regioni, Enti Locali, autorità coinvolte nella governance e responsabili della gestione delle Zes, Agenzie nazionali e associazioni di categoria.
Alla sessione introduttiva del gruppo di studio, nato per inquadrare il ‘modello Zes’ nel contesto nazionale e individuare le prospettive di sviluppo per il Sud, hanno partecipato oltre a Lezzi anche il sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri Manlio Di Stefano, il responsabile del Dipartimento Politiche di Coesione Ferdinando Ferrara, il direttore dell’Agenzia per la Coesione Territoriale Antonio Caponetto e il vice capo di Gabinetto del ministro dello Sviluppo Economico Giorgio Sorial e Dimitri Dello Buono, capo segreteria tecnica del Mit.
“Per evitare che le Zes entrino in competizione fra loro, anziché lavorare in sinergia – sottolinea ancora Lezzi- ritengo sia necessaria una cabina di regia centrale supportata da un comitato tecnico. Per avviare nel migliore dei modi l’esperienza delle Zes, lavoreremo nella direzione della semplificazione burocratica per le aziende, stando attenti a non penalizzare gli aspetti che riguardano il rispetto per l’ambiente e i diritti dei lavoratori”: