Home Nazionale Terremoto: Enel con Legambiente per raccolta fondi zone colpite nel 2016 (3)

Terremoto: Enel con Legambiente per raccolta fondi zone colpite nel 2016 (3)

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(AdnKronos) – L’azienda di Amelia Nibi, che ha 34 anni, si trova ad Amatrice (Rieti). “Facciamo allevamento di bovini e ortofrutta – racconta – e i nostri prodotti sono tutti biologici. Il terremoto ha reso inagibili quasi tutte le strutture, soprattutto le stalle. Ma non ci siamo arresi. Ora il contributo di Alleva la speranza può fare la differenza, solo con il vostro aiuto potremo ricomprare la stalla che ci permetterà di ricominciare”.
“Dobbiamo rilanciare la nostra azienda per far vivere la nostra famiglia, per questo ci serve il contributo di Alleva la speranza – spiega invece Teresa Piccioni, la cui azienda è nella frazione Pietralta del comune di Valle Castellana, nel Teramano -. Vorremmo acquistare una mungitrice mobile, per alleviare il lavoro di mungitura delle capre che oggi è fatto a mano dai miei figli; un silos per immagazzinare il granturco affinché non si bagni e marcisca; un’altra urgenza è la trinciatrice”. Le capre allevate da Teresa sono di una razza pregiata e resistente, quella abruzzese del Teramano. E l’obiettivo dell’imprenditrice è favorire la nascita di un vero e proprio biodistretto.
Anche Silvia Bonomi ha un allevamento di straordinaria qualità, a Ussita (Macerata), nel Parco nazionale dei Monti Sibillini: quello delle pecore Sopravvisane, una razza ovina autoctona marchigiana, ormai quasi estinta. La sua azienda è diventata il perno di una rete d’imprese, nata nel 2017 per diffondere questa razza, da cui si ottiene una lana grigia pregiata, conosciuta come il ‘cachemire italiano’ e latte di grande qualità. La sua stalla però è diventata inagibie a causa del terremoto. “Il contributo di Alleva la speranza è fondamentale, da soli non possiamo sostenere le spese necessarie per realizzarla – racconta Silvia – e d’inverno la gestione degli animali all’aperto, come siamo costretti a fare ora, diventa impossibile”.