Home Nazionale Tlc: Landolina (Cellnex), interessati a torri operatori sul mercato

Tlc: Landolina (Cellnex), interessati a torri operatori sul mercato

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Milano, 19 ott. (AdnKronos) – Se gli operatori telefonici italiani mettessero sul mercato le loro torri per sostenere i costi e gli investimenti necessari al 5G, Cellnex, uno dei principali e potenziali acquirenti, sarebbe “sicuramente interessata” ad esaminare il dossier. A sottolinearlo in un’intervista all’Adnkronos è Gianluca Landolina, amministratore delegato per l’Italia di Cellnex, il principale operatore di infrastrutture per le telecomunicazioni in Europa e tra i più rilevanti, per grandezza, in Italia, con le sue oltre 8mila torri.
“Sarebbe sbagliato e anacronistico – dice Landolina – dire che non siamo interessati. Cellnex, per definizione, poggia il suo business sulla crescita organica degli asset che già possiede, ma anche sulla costruzione e sull’acquisizione di nuovi. Lo abbiamo nel Dna, quindi siamo chiaramente interessati, prendiamo in considerazione tutto”. Le 5mila torri di Wind Tre che, secondo indiscrezioni di stampa, sarebbero state messe in vendita da Ck Hutchison, potrebbero diventare “bocconi” interessanti per il gruppo delle torri, impegnato a crescere in Italia anche in vista dello sviluppo della rete 5G. Senza contare, tra l’altro, che anche Vodafone potrebbe decidere di valorizzare il suo ‘parco’ in Italia e così Inwit, la società delle torri di Tim, che ne possiede 11mila.
Gli investimenti per il 5G segnano una “rottura, uno spartiacque” con l’infrastruttura del passato, che in futuro dovrà essere “molto più capillare”. Questi costi, spiega Landolina, “li sosterremo sia noi che le compagnie telefoniche, che hanno fatto di tutto per aggiudicarsi all’asta i lotti di frequenze 5G disponibili subito (allo Stato sono andati 6,5 mld, ndr)”. Un’asta tanto cara da attirare l’attenzione, rivela l’ad, “di molti operatori tlc dei Paesi dove la gara non è ancora partita”. Ora, le compagnie “potranno scegliere se creare tutti insieme sinergie affidandosi a soggetti terzi come noi, cosa che già in parte fanno, o continuare a sviluppare la loro infrastruttura”.