Home Nazionale Trasporti: Isfort, meno auto per spostamenti, bici e bus in crescita (2)

Trasporti: Isfort, meno auto per spostamenti, bici e bus in crescita (2)

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(AdnKronos) – Gli italiani vogliono scommettere sulla mobilità sostenibile, chiedendo più investimenti e più determinazione nella messa in campo di misure che favoriscano il riequilibrio modale e la vivibilità delle città. Secondo i cittadini per favorire le alternative di trasporto all’auto dovrebbe essere incentivato soprattutto il trasporto pubblico (85%), quindi la bicicletta (76%), anche nella versione bike sharing (61%), e più staccati il car sharing e il car pooling.
Inoltre il 57% degli intervistati considera assolutamente prioritario “potenziare e migliorare i servizi di trasporto pubblico” per ridurre l’inquinamento nelle città; solo per il 6% degli intervistati si tratta di una misura poco o per niente utile. Dopo il sostegno al trasporto pubblico, i cittadini valutano come misure più efficaci nella lotta all’inquinamento l’incentivo all’uso delle auto elettriche e, a ruota, le infrastrutture per la ciclabilità (piste ciclabili, stalli di sosta) e l’estensione di zone pedonali e zone a traffico limitato. Resta un quadro ancora preoccupante su motorizzazione e sicurezza. Nonostante gli italiani usino meno l’auto il tasso di motorizzazione cresce a 63,7 auto ogni 100 abitanti contro 62,5 del 2016. Il parco autovetture circolante in Italia nel 2017 ha avuto un incremento del 1,8% rispetto al 2016. Cioè più italiani hanno l’auto ma, appunto, la usano meno.
Un effetto negativo di questa incessante crescita del tasso di motorizzazione, soprattutto negli ultimi anni, è l’aumento della quota di autovetture vecchie: la quota di veicoli con anzianità superiore ai 15 anni era pari al 16,1% nel 2000, è salita al 18,7% dieci anni dopo e nel 2017 è balzata al 30,6%. È vero che si tratta per lo più di secondi mezzi in famiglia ma se persiste la tendenza alla bassa sostituzione dei veicoli più vecchi, i problemi di inquinamento e sicurezza difficilmente potranno essere mitigati. Di contro però, l’incidenza di motori meno inquinanti raddoppia: gli Euro 5 o superiori passano dal 15,3% del 2013 al 27,4% del 2016 e al 32% del 2017.