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Tumori: Lilt Milano, 1.500 visite con campagna ‘Nastro Rosa’ 2018

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Milano, 31 ott. (AdnKronos Salute) – Sono state in tutto 1.500 le visite gratuite offerte da Lilt Milano nell’edizione 2018 della campagna ‘Nastro Rosa’ sul cancro al seno, che registra un successo particolare fra le giovani donne, con un +20% rispetto al 2017. Lo riferisce sezione meneghina della Lega italiana per la lotta contro i tumori, che traccia il bilancio dei risultati “davvero incoraggianti” ottenuti a ottobre fra capoluogo lombardo, hinterland e Monza. “A testimonianza del fatto – sottolinea l’Onlus – che la popolazione femminile crede sempre di più nella diagnosi precoce come arma per sconfiggere il tumore al seno”. Oltre alle visite senologiche, sono state effettuate un centinaio di consulenze alimentari.
Per la Lilt “i numeri più interessanti riguardano i poli universitari Politecnico e Bicocca, dove circa 300 giovani universitarie hanno fatto lunghe file per accedere alle unità mobili”. Oltre all’attività del camper (7 tappe), “anche gli Spazi prevenzione Lilt, accanto alla normale attività, hanno offerto controlli gratuiti: 5.700 prestazioni mensili registrate, suddivise tra 1.061 ecografie al seno, 1.888 mammografie tra bilaterale e monolaterale e 2.750 visite senologiche”.
“Lilt Milano ancora una volta si è schierata al fianco delle donne per sensibilizzarle sull’importanza dell”arrivare prima’ contro il tumore al seno” che colpisce una donna su 8 nel corso della vita, afferma il presidente Marco Alloisio. “Il successo della campagna Nastro Rosa 2018, soprattutto nelle università – evidenzia – dimostra che siamo nella direzione giusta e che, fin da giovanissime, le donne decidono di sposare la prevenzione per sconfiggere questa neoplasia, la più frequente tra la popolazione femminile” con 52.800 casi stimati in Italia nel 2018 e un’incidenza in crescita del 15% negli ultimi 5 anni.
“E’ già il secondo anno – ricorda Alloisio – che nel Mese rosa insistiamo sulla prevenzione nella fascia di età tra i 25 e 45 anni, per la quale si stima che l’incremento della malattia sia stato del 30%, il doppio rispetto alla popolazione normale. E’ incoraggiante sapere che, grazie alla sensibilizzazione costante, la diagnosi precoce oggi sta diventando un’abitudine di vita per le tutte le donne. Ma i numeri in crescita testimoniano anche quanto i nostri centri prevenzione siano radicati nel territorio”.