Home Attualità Turismo: 12.000 visitatori, 100 espositori e 300 relatori per Bmta a Paestum

Turismo: 12.000 visitatori, 100 espositori e 300 relatori per Bmta a Paestum

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Salerno, 19 nov. (Labitalia) – Un eccezionale crocevia di autorità, ricercatori e testimonial di livello internazionale, una straordinaria occasione di diplomazia culturale in cui il dialogo tra Paesi trova sempre più, di anno in anno, una sede privilegiata, un luogo unico di approfondimento e divulgazione per addetti ai lavori, operatori turistici e culturali, viaggiatori e appassionati. Si conferma un evento originale nel suo genere la Borsa mediterranea del turismo archeologico che si chiusa a Paestum (Salerno). La XXI edizione, promossa e sostenuta da Regione Campania, Città di Capaccio Paestum, Parco archeologico di Paestum, ideata e organizzata dalla Leader srl con la direzione di Ugo Picarelli, ha attirato in quattro giorni – dal 15 al 18 novembre – oltre 12.000 visitatori tra il Centro espositivo del Savoy Hotel, il Parco archeologico, il Museo archeologico nazionale e la Basilica Paleocristiana, location della XXI edizione, oltre che 100 espositori di cui 20 Paesi esteri, circa 60 tra conferenze e incontri, 300 relatori, 120 operatori dell’offerta, 100 giornalisti accreditati.
“L’alta qualità degli incontri, le proposte di collaborazioni future, l’immagine rinnovata del Salone espositivo, la cospicua partecipazione agli incontri B2B degli operatori turistici dell’offerta con i buyer esteri selezionati dall’Enit e con i buyer nazionali dell’Aidit di Federturismo, l’apprezzamento degli illustri relatori, l’alto numero di visitatori – ha dichiarato il fondatore e direttore della Borsa, Ugo Picarelli – sono solo alcuni degli elementi che ci rendono soddisfatti per aver fatto crescere l’evento anche quest’anno”.
“La Borsa mediterranea del turismo archeologico, alla sua XXI edizione, si conferma l’unico, autorevole e riconosciuto appuntamento al mondo, per tutti coloro che lavorano nel campo del turismo culturale e dell’archeologia. Nello stesso tempo, resta volano di sviluppo per il territorio di Paestum, sito Unesco, e della regione Campania tutta. Uno dei più importanti obiettivi della Borsa, il confronto sul dialogo interculturale tra i popoli, si è concretizzato quest’anno nel gemellaggio tra i siti di Paestum e Palmira, la città siriana simbolo del patrimonio culturale minacciato dal terrorismo e negli accordi tra il Colosseo e il sito cambogiano di Angkor, che porteranno a un successivo gemellaggio”, ha proseguito.
“Inoltre, la presenza di ministri, ambasciatori, vertici dell’Unesco – ha sottolineato Ugo Picarelli – ha sancito le celebrazioni dei due ventennali: quelli dell’iscrizione nella lista del patrimonio dell’Umanità di Paestum e Troia. E ancora le ultime scoperte sulla spianata di Gerusalemme. Gli assessori alla Cultura e al Turismo della Regione Siciliana, Sebastiano Tusa e Sandro Pappalardo, hanno più volte sottolineato l’importanza di partecipare alla Borsa, per le opportunità che da alla loro Regione grazie al confronto sulla promozione delle destinazioni e sulla valorizzazione dei beni culturali. Concludo ringraziando la Regione Campania e il Comune di Capaccio Paestum per il sostegno che hanno ritenuto di riservare alla XXI edizione”.
Sono state 60 tra conferenze e incontri, con ben 300 relatori, che hanno offerto una ricchissima e ampia panoramica su più fronti, dagli ArcheoIncontri (la sezione dedicata alle conferenze stampa e alla presentazione di progetti, iniziative culturali, editoriali e multimediali), ad ArcheoLavoro (l’orientamento post diploma e post laurea con presentazione dell’offerta formativa a cura delle Università presenti nel Salone, la presentazione delle figure professionali e gli Incontri con i protagonisti dedicati a Scuole e Università, oltre alle Masterclass riservate ai diplomati a cura di Universitas Mercatorum), passando per ArcheoStartUp (in collaborazione con Re-Generation (Y)outh, con la presentazione delle nuove imprese culturali e progetti innovativi nelle attività archeologiche).
Negli Incontri con i protagonisti, dedicati ai siti archeologici del mondo, il grande pubblico ha potuto ascoltare le relazioni di importanti archeologi e direttori di prestigiosi siti e musei. Grazie all’altissima attenzione della Borsa verso il dialogo interculturale quale valore universale delle identità e del Patrimonio culturale, condensata negli hashtag #pernondimenticare il Museo del Bardo, 18 marzo 2015, e #unite4heritage for Palmyra, Paestum ha potuto raccogliere anche quest’anno toccanti testimonianze: Moncef Ben Moussa, direttore del Museo del Bardo di Tunisi all’epoca dell’attentato del marzo 2015 (attuale direttore per lo Sviluppo dei Musei), Mouhamed Al Khaddour, presidente della Federazione delle Camere del turismo della Siria, l’archeologo Paolo Matthiae, Mohamad Saleh, ultimo direttore per il Turismo di Palmira, Omar Asaad, il figlio di Khaled al-Asaad, l’archeologo di Palmira che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale, cui è intitolato il Premio alle scoperte archeologiche più significative, andato quest’anno all’archeologo Benjamin Clèment per la ‘piccola Pompei francese’ di Vienne.
Dal forte carattere internazionale la cerimonia di gemellaggio tra le città di Paestum e Palmira e la celebrazione del 20° anniversario dell’iscrizione nella Lista del Patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco dell’area archeologica di Paestum, alla presenza di Mounir Bouchenaki, consigliere speciale del direttore generale Unesco, e Irina Bokova, già direttore generale Unesco, cui è stato conferito il Premio Paestum Archeologia ‘Mario Napoli’ per il suo impegno alla valorizzazione del patrimonio culturale, alla promozione del turismo archeologico e al dialogo interculturale.
Da questa edizione, in coincidenza del 50° anniversario della scoperta della Tomba del Tuffatore, il Premio è intitolato all’archeologo Mario Napoli che, il 3 giugno 1968, data del ritrovamento dell’unica testimonianza in ambito greco di pittura non vascolare, dirigeva la Soprintendenza Archeologica di Salerno, Avellino e Benevento; a ricevere il prestigioso riconoscimento per il 2018 anche Sackona Phoeurng, ministro della Cultura del Regno di Cambogia, e Paolo Verri, direttore generale Fondazione Matera-Basilicata 2019. Sono stati 100 gli espositori di cui 20 Paesi esteri nell’unico Salone espositivo al mondo dedicato al patrimonio archeologico, con la presenza di istituzioni, enti, paesi esteri, regioni, organizzazioni di categoria, associazioni professionali e culturali, aziende e consorzi turistici.
La stretta collaborazione con le Regioni ha determinato una notevole partecipazione: Abruzzo, Basilicata (Apt-Agenzia promozione territoriale), Calabria, Campania, Lazio (Agenzia regionale per il turismo), Sicilia (assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana e assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo). Rappresentate anche altre regioni italiane: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna. Da sottolineare la presenza del Mibac, con uno stand di oltre 300 mq nel quale si è svolto un ricco programma di incontri, e la partecipazione per la prima volta di Roma Capitale. Tra gli espositori, come ogni anno numerosi paesi esteri: Albania, Azerbaigian, Cambogia, Croazia, Ecuador, Estonia, Etiopia, Georgia, Giordania, Grecia, Israele, Mongolia, Montenegro, Perù, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Tunisia, Turchia, Uzbekistan. Inoltre, come in passato, la Borsa ha ritenuto di dare attenzione rilevante a Palmira dedicandole uno spazio nel Salone espositivo.
Le soluzioni tecnologiche che hanno reso i luoghi della cultura più appetibili per il grande pubblico e più leggibili in termini di comprensione e sensibilità culturale sono state le protagoniste di ArcheoVirtual, la mostra (allestita presso il Museo Archeologico) e il workshop internazionali di tecnologie multimediali, interattive e virtuali in collaborazione con l’Itabc-Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali Cnr e la direzione generale Musei del ministero per i Beni e le Attività Culturali, grazie a cui i visitatori hanno potuto camminare nei templi di Paestum all’epoca della loro costruzione, sorvolare la Valle del Tevere in un viaggio attraverso il tempo, o difendere il Castello Sforzesco nei panni di un arciere virtuale, giusto per fare alcuni esempi.
Dedicato all’opportunità di business nel turismo culturale, nel rispetto del nome Borsa, il workshop con i buyers europei selezionati dall’Enit e provenienti da 7 Paesi (Austria, Belgio, Germania, Olanda, Regno Unito, Spagna, Svizzera), arricchitosi quest’anno dei buyer nazionali dell’Aidit-Associazione italiana distribuzione turistica di Federturismo Confindustria.
Con ArcheoExperience, attraverso i Laboratori di archeologia sperimentale nei pressi del Museo archeologico, i visitatori hanno potuto rivivere le antiche tecniche utilizzate per creare gli oggetti adoperati dai nostri lontani antenati e ora conservati nelle vetrine dei musei archeologici, testimoni della cultura materiale che ha accompagnato l’evoluzione dell’uomo: la lavorazione dell’ambra nella Preistoria, la vita delle Legioni romane, l’arte del vasaio dalla Magna Grecia ad oggi, la produzione di calzature in pelle, lucerne in terracotta e gioielli nell’antichità.
Integrare sul sito ufficiale www.bmta.it la lingua araba si è confermata per il secondo anno una scelta molto positiva: in un mese, fino al 18 novembre, si sono registrati quasi 40.000 mila accessi e sono state circa 100.000 mila le pagine più visitate. Tra le più visionate, oltre al programma, si annoverano quelle relative agli espositori presenti e quella in cui si forniscono le informazioni sulle nuove location previste per tutti gli appuntamenti della XXI edizione. Ancora, 12 le dirette streaming disponibili sia su Facebook che sul sito per un totale di 20 ore di trasmissione live: più di 6.500 visualizzazioni totali su Facebook. Maggiore interesse è stato dimostrato nei riguardi del gemellaggio Paestum-Palmyra, dell’intervento di Dan Bahat, archeologo degli scavi di Gerusalemme, e nei riguardi dell’International Archaeological Discovery Award ‘Khaled al-Asaad’.
Durante i giorni dell’evento sono stati superati i 20.000 like sulla pagina Facebook della Borsa la quale ha registrato un incremento organico consistente con numeri importanti sia per ciò che concerne la copertura che le interazioni. Un significativo riscontro è pervenuto anche dal ministero per i Beni e le Attività culturali: i due loghi della Bmta e dello stesso ministero compaiono dal 31 ottobre come immagine di copertina del profilo del Mibac. Interesse è stato dimostrato anche dalla pagina ufficiale del ministero siriano del Turismo (Syrian Ministry of Tourism) che ha pubblicato una gallery dedicata.
La Borsa, inoltre, ha inteso potenziare la propria presenza su Instagram ed è stata protagonista di un congruo numero di Instagram Stories: espositori, relatori, visitatori hanno contributo a promuovere la loro presenza a Paestum, sottolineando la bellezza di un patrimonio culturale che tutto il mondo ci invidia. Sono state veicolate alcune dirette anche su Twitter e costante è stato l’apporto non solo dei blogger e degli storici influencer che da anni accompagnano la Borsa, ma anche dei profili ufficiali delle istituzioni, dei Musei e dei Parchi archeologici. La XXII edizione della Borsa mediterranea del turismo archeologico si svolgerà da giovedì 14 a domenica 17 novembre 2019.