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Un accordo tra i tre circoli aretini di tennis per la tutela della salute

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Un accordo tra i tre circoli aretini di tennis per la tutela della salute

Un accordo trasversale ha unito i tre circoli aretini di tennis per favorire la salvaguardia della salute e il gioco in piena sicurezza. I presidenti di Ct Giotto, Ct Arezzo e Junior Tennis Arezzo hanno deciso, a partire dal mese di maggio, di bloccare in maniera congiunta l’utilizzo dei rispettivi campi a tutti coloro che risulteranno sprovvisti di regolare certificato medico sportivo. Questa decisione attua le linee guida previste dalla Federazione Italiana Tennis e riguarderà i soci dei tre circoli che, finora, hanno giocato nelle varie strutture cittadine in modo non-agonistico anche senza aver effettuato la visita sportiva e semplicemente prenotando il campo.

I regolamenti federali prevedono infatti che “tutti gli associati e gli atleti aggregati, nonché gli iscritti alle scuole e ai corsi di addestramento al tennis devono essere annualmente tesserati alla Fit a cura dell’associazione”, dunque anche tutti i soci dei circoli devono essere in possesso di una tessera federale agonistica e non-agonistica che può essere rilasciata solo attraverso la presentazione di un certificato medico valido ai sensi di legge. Di conseguenza, anche i giocatori amatoriali dovranno sottoporsi ad una visita che prevedel’esame di tutti i parametri necessari per fare sport, dalla misurazione della pressione all’elettrocardiogramma. L’accordo siglato ad Arezzo, dunque, ratifica il rispetto da parte dei tre circoli di queste normative e rappresenta un comune impegno nel sensibilizzare il mondo della racchetta al rispetto di una norma che è tesa unicamente alla salvaguardia della salute personale, applicata ormai in tutte le discipline sportive. I presidenti dei tre circoli principali della città di Arezzo”, si legge nella nota congiunta, “sono sempre attenti al bene della città e dei propri appassionati, e hanno così deciso di approvare un accordo trasversale. A partire dal mese di maggio intraprenderanno una via comune, non consentendo più la prenotazione dei campi ai propri associati non in regola con le norme sanitarie. La salute prima di tutto”.