Home Nazionale Violenza su donne: c’è anche quella economica, una guida per riconoscerla

Violenza su donne: c’è anche quella economica, una guida per riconoscerla

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Milano, 8 mar. (AdnKronos) – Se ne parla meno di quella fisica e psicologica, ma la violenza economica sulle donne è più diffusa, in Italia, di quanto si possa pensare, nascosta dietro forme subdole di controllo della gestione familiare. Dalla pretesa di rendiconti dettagliati delle spese della compagna alla scelta di negarle l’accesso ai conti correnti e alla gestione del budget per casa e figli, la violenza economica “è una delle espressioni della violenza maschile contro le donne ancora oggi molto diffusa ma sottovalutata”, spiega la Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate. La onlus di Milano, insieme a Global Thinking Foundation, ha lavorato alla seconda edizione della guida ‘La violenza economica’, che mette insieme i campanelli di allarme per riconoscere comportamenti violenti, anche tra quelli socialmente accettati.
La gravità dei comportamenti maschili, in questo genere di violenza, ha diversi gradi: nel primo, rivela la guida, c’è anche il classico conto corrente insieme, con firme disgiunte. Ma è il marito ad occuparsi in esclusiva della sua gestione. Il secondo grado, ad esempio, va dal “riconoscere un compenso periodico alla compagna e esercitare un controllo sulla sua gestione”, al tenerla all’oscuro delle entrate della famiglia. Il terzo e il quarto grado sono forme evidenti di prevaricazione: nel livello da ‘bollino rosso’, il marito impedisce alla moglie l’uso della carta di credito o del bancomat, oppure li sottrae a proprio piacimento. Nel quarto, il più serio e pericoloso, si arriva a far firmare alla compagna assegni scoperti; ad obbligarla o convincerla a fare da prestanome, fino a svuotare il conto corrente in previsione della separazione.
“La violenza economica è diffusa trasversalmente ed indipendentemente dalle fasce di reddito delle donne, tutte possono esserne vittime”, spiega la guida, che offre suggerimenti pratici alle donne per evitare di imbattersi in situazioni simili, ricordando che “nel matrimonio e nella convivenza nessuna scelta di natura finanziaria è irreversibile”. L’obiettivo della guida è anche di fortissima educazione finanziaria: alla fine delle pagine, un glossario cosa si intenda per comunione di beni, polizza assicurativa o previdenza, in modo che la conoscenza possa riuscire a disinnescare molte delle situazioni di isolamento economico e sociale che portano poi a esiti più dolorosi. “Il nostro impegno rispetto all’aggiornamento della guida è in linea con l’iniziativa D2-Donne al Quadrato, un percorso di formazione gratuito sulla pianificazione familiare, finanziaria e imprenditoriale attivo in numerose città italiane da Nord a Sud: riteniamo che l’educazione sia il migliore strumento per contrastare e prevenire la violenza di tipo economico”, spiega Claudia Segre, Presidente di Global Thinking Foundation.