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Anghiari: partecipazione da record alla 9° edizione del Festival dell’Autobiografia

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Anghiari: partecipazione da record alla 9° edizione del Festival  dell’Autobiografia
Anghiari: partecipazione da record alla 9° edizione del Festival dell’Autobiografia

Si è conclusa ieri mattina dopo tre giorni intensi e ricchi di emozioni l’edizione 2019 del Festival dell’Autobiografia, che si è svolta ad Anghiari (in provincia di Arezzo) grazie all’organizzazione della Libera Università dell’Autobiografia. La 9° edizione ha fatto registrare una partecipazione da record (quasi 350 iscritti giunti da tutta Italia) ed ha affrontato sotto diverse sfaccettature il tema “Scritture d’amore: forme e declinazioni dell’affettività”, mettendo in risalto, attraverso la scrittura autobiografica, tante storie di vita legate alle varie forme dell’amore.

“È stata una splendida edizione – come dichiarato a fine Festival dal professor Duccio Demetrio, fondatore della LUA – per le emozioni che abbiamo vissuto grazie alle storie di amore raccontate e per il numero di partecipanti che mai fino ad ora in occasione del Festival era stato così elevato. Li ringrazio tutti perché hanno dimostrato fiducia verso la Libera Università dell’Autobiografia e nei confronti dell’impegno che portiamo avanti. Ringrazio allo stesso modo tutte le persone che hanno lavorato alla riuscita del Festival e a tutte le attività che promuoviamo durante tutto l’anno. Sono stati per noi giorni di grande entusiasmo, ma anche di incoraggiamento per proseguire nella nostra opera di diffusione della scrittura. Questa 9° edizione del Festival ha approfondito le varie tematiche legate all’amore e ci ha permesso di vivere momenti emozionanti: dall’apertura con il teologo Vito Mancuso fino alla chiusura con il premio che è stato conferito a Cristina Cattaneo. Abbiamo rilanciato ancora una volta la missione civile e sociale della Libera Università e siamo molto soddisfatti. Appuntamento al prossimo anno”.

Tanti i momenti da ricordare di questa edizione del Festival. Il venerdì il conferimento del Premio “Centro Nazionale Ricerche e Studi Autobiografici” a Vito Mancuso, la presenza di Michela Marzano che, toccando anche l’aspetto autobiografico del suo ultimo testo Idda, ha sottolineato come da chi perde la memoria talvolta impariamo che rimane una parte di noi autentica, per quanto nascosta dal dolore e quella parte autentica sta nell’amore. Le serate sono state dedicate una ad Alda Merini, con lo spettacolo I beati anni dell’innocenza interpretato da Isabella Carloni e con l’ascolto di Emanuele Ferrari al pianoforte. Il sabato l’incontro con Gaia Simonetti, gli interventi dedicati alle Scritture di Amore e Lavoro, i laboratori sulla scrittura autobiografica, gli eventi rivolti all’infanzia anche con Nati per Scrivere e gli incontri con autori e autrici negli scorci più belli di Anghiari

La domenica mattina intense emozioni grazie alla presenza di giovani studiose, finaliste del Premio Città dell’Autobiografia – Sezione Studi e Ricerche, agli incontri su “Passione e coraggio civile” con Eva Rigonat, autrice di “Veterinaria e Mafie” che raccoglie le storie di vita di veterinari minacciati dalle mafie (nato grazie all’appoggio della LUA e di Libera) e la presentazione di una ricerca svolta dalla LUA a Lampedusa. A fine mattinata poi il conferimento del Premio Città dell’Autobiografia 2019 a Cristina Cattaneo da parte del sindaco di Anghiari Alessandro Polcri e della Libera Università dell’Autobiografia nelle persone della presidente Stefania Bolletti e di Duccio Demetrio. Cristina Cattaneo, professoressa ordinaria di Medicina Legale all’Università degli Studi di Milano e direttore del LABANOF (Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense) è autrice di “Naufraghi senza volto”, testo nel quale racconta il suo percorso di medico legale per restituire un’identità ai morti annegati nel Mediterraneo. Evidentemente emozionata, ha dialogato con Caterina Benelli, lasciando emergere l’aspetto umano della sua professione.

Tutti gli incontri hanno fatto registrare grande partecipazione, anche nei momenti dislocati in punti diversi del paese, Anghiari, che accoglie silenzioso quanti vengono per scrivere e raccontare, come accaduto in questi giorni.