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Ar-rivare sicuri, l’educazione stradale nelle scuole fa ancora centro

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Ar-rivare sicuri, l’educazione stradale nelle scuole fa ancora centro

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Saggio di fine anno al padiglione 6 di Arezzo Fiere e Congressi per il progetto di educazione stradale Ar-rivare sicuri, promosso dall’amministrazione comunale anche per il 2019. Le scuole che hanno aderito al progetto, dalle materne alle superiori, sono state 37, per un totale di 119 classi e 2.288 studenti coinvolti mentre sono state oltre 500 le ore dedicate ai ragazzi. Venti, inoltre, gli agenti impegnati dalla polizia locale, appartenenti al nucleo Educazione stradale, coordinati  dall’assistente scelto Chiara Coralli, con la supervisione del comandante Cino Augusto Cecchini.

Il Comune di Arezzo, vincitore di un bando del ministero dell’Ambiente sulla mobilità sostenibile, ha potuto usufruire di 5.000 euro per acquistare gadget per i bambini e nuovo materiale didattico a disposizione degli agenti.

“Attività in classe, uscite sul territorio, visite al comando – ha sottolineato il comandante della polizia locale Cino Augusto Cecchini – tutti momenti per affermare il valore e l’importanza della correttezza alla guida delle quattro e delle due ruote. Un’attività di sensibilizzazione che abbiamo esteso ai genitori: sono state infatti distribuite migliaia di copie di due vademecum sulla sicurezza stradale, redatti dalla società che si occupa della bonifica delle strade dopo gli incidenti, uno dedicato ai ragazzi e uno ai grandi”.

L’assessore alle politiche sociali e scolastiche Lucia Tanti: “la forza di questo progetto è quella di essere un pacchetto realizzato in piena sinergia con tutti gli attori coinvolti: la condizione migliore affinché abbia una ricaduta positiva sul territorio. L’educazione stradale è uno dei satelliti che ruotano attorno al pianeta principale dell’educazione civica. Vedere inoltre i bambini sorridere agli agenti in divisa regala una sensazione gratificante”.

Gli alunni che hanno partecipato all’evento conclusivo hanno potuto ripassare le regole apprese in classe e durante le attività pratiche grazie a percorsi pedonali e a mini-quad, potendo scegliere il loro segnale stradale preferito con cui truccarsi, grazie alla mano di 16 studenti del liceo artistico coordinati dal professor Domenico Salinardi, e senza essere persi di vista dagli occhi attenti degli agenti e degli operatori dell’Associazione motociclistica aretina che con la sua struttura ha reso possibile lo svolgimento del progetto.

Mario Mazzi: “l’auspicio conclusivo, dopo questa proficua esperienza nelle scuole che va avanti dal 2017, è che quanto appreso in termini di educazione stradale non sia dimenticato”.

Il progetto si è avvalso della collaborazione di prefettura, questura, polizia stradale, arma dei carabinieri, carabinieri forestali, guardia di finanza, provincia di Arezzo, Asl Toscana sud est, Tiemme, Regione Toscana, Ufficio scolastico provinciale, Aci Arezzo, vigili del fuoco, polizia penitenziaria, Croce rossa italiana, Croce bianca, Misericordia, 118, Federazione motociclistica italiana.