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Celiaci in continuo e progressivo aumento

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Celiaci in continuo e progressivo aumento

In continuo e progressivo aumento.

E’ la celiachia, condizione caratterizzata da infiammazione cronica dell’intestino tenue, in soggetti geneticamente predisposti provocata dall’ingestione di glutine le stime parlano chiare: ne soffrirebbe l’1% della popolazione, circa 600.000 persone, e dopo 20 anni è purtroppo da rivedere al rialzo.

Un nuovo studio italiano indica infatti che la prevalenza è in crescita, specialmente in alcune aree metropolitane, e sta sfiorando il 2%, quasi un milione di casi.

Secondo gli esperti riuniti all’ottavo Convegno Annuale ‘The Future of Celiac Disease’ dell’Associazione Italiana Celiachia (AIC), alla base dell’incremento della prevalenza ci sarebbero probabilmente cause ambientali, non ancora individuate, ma l’aumento dei casi richiama alla necessità di migliorare le diagnosi che tuttora arrivano in media oltre 6 anni dopo i primi sintomi.

Così, anche e soprattutto per scovare i pazienti camaleonte con sintomi insoliti come afte ricorrenti in bocca, un’orticaria fastidiosa, l’anemia o le irregolarità mestruali, gli esperti propongono test del sangue mirati almeno su pazienti ricoverati in reparti come ginecologia, pediatria, medicina interna per individuare prima possibile i casi che resterebbero sotto silenzio perché si presentano con sintomi sfuggenti.

Ma perché i celiaci sono così in aumento?

Di sicuro la qualità degli strumenti diagnostici ad oggi in nostro possesso è una delle cause principali dell’aumento di diagnosi di celiachia, in qualunque sua forma.

Negli anni 60 i pazienti celiaci erano 1/5 rispetto a quanto lo siano oggi, ma c’era una conoscenza di base della malattia di gran lunga inferiore rispetto a quella odierna.

I prodotti senza glutine erano costosissimi e reperibili soltanto attraverso canali di vendita diretta: i negozi specializzati si contavano sulle dita di una mano e molti celiaci erano costretti a organizzare viaggi della speranza lunghi ore per fare scorte di alimenti o ordinare tramite telefono o posta.

I medici stessi non avevano quasi mai una reale conoscenza approfondita della materia: molti dei pazienti celiaci venivano curati per tutt’altro.

Chi presentava crampi e diarrea ricorrenti riceveva cure a base di dieta in bianco, probiotici, antispasmodici e antidiarroici.

Alla causa madre non guardava quasi mai nessuno.

Ad oggi non è più così ed una maggiore consapevolezza (oltre a una maggiore praticità delle diagnosi, la cui prima fase prevede dei semplici controlli di laboratorio effettuabili in qualsiasi laboratorio di analisi) ha permesso di rendere le diagnosi talmente semplici che ciò ha portato, immancabilmente, a un aumento della media dei casi.

Ma non è tutto qui.

Una delle maggiori cause di aumento della celiachia risiede nella qualità degli alimenti che consumiamo ogni giorno.

Studi su studi affermano ogni giorno che la qualità del cibo che portiamo sulle nostre tavole, causa sovrabbondanza e eccesso di sprechi, è andata via via peggiorando nel corso degli anni e continua a farlo inesorabilmente.

Celiachia 2