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Circolabs: formazione per i nativi ambientali

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Circolabs: formazione per i nativi ambientali

Nel gennaio scorso il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato il bando per la presentazione di progetti di educazione e informazione ambientale rivolti alle scuole dei comuni ricompresi nel territorio di uno dei 25 Parchi nazionali italiani. “CircoLABS” si è classificato ai primi posti nella graduatoria ministeriale dei progetti vincitori. Progettato dall’associazione ambientalista Amici della Terra in partnership con Confindustria Toscana Sud, Aisa Impianti e Ispra, ‘CircoLABS’ è iniziato nella primavera scorsa e si concluderà nel prossimo mese di ottobre. Coinvolge gli 800 alunni – dai bambini della scuola dell’infanzia fino ai ragazzi della scuola superiore – e i 40 docenti dell’Istituto scolastico comprensivo IV Novembre di Arezzo e dell’Istituto statale di istruzione superiore Enrico Fermi di Bibbiena che si trova nel territorio del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi. “Educare gli studenti al tema della sostenibilità attraverso un confronto reale con l’ambiente circostante, le istituzioni scolastiche e il mondo produttivo e associazionistico è il principale obiettivo della nostra azione progettuale – ha spiegato in conferenza stampa Tommaso Franci membro del consiglio nazionale degli Amici della Terra e progettista/coordinatore di ‘CircoLABS’ – Quando abbiamo iniziato a lavorare alla progettazione per rispondere al bando del Ministero dell’Ambiente, in un clima di rinnovato e per alcuni tratti inedito interesse dell’opinione pubblica per l’ambiente, c’è apparso subito prioritario mettere a disposizione dei ragazzi metodi e strumenti per raggiungere autonomamente le fonti di informazione sui temi ambientali, soprattutto per aiutarli a distinguere le fonti valide scientificamente dalle fake news.

E proprio per centrare questa priorità – ha aggiunto Franci- accanto a sistemi pedagogici innovativi garantiti da esperti di economia circolare ed educatori specializzati, abbiamo ritenuto di fondamentale importanza introdurre i ragazzi sia al tema della circolarità nei processi naturali dell’ecosistema, caratterizzati da cicli chiusi in cui il rifiuto di una parte è una risorsa per altri elementi del sistema, sia al tema dei flussi reali di materia nella società e nell’economia locale che, grazie alla collaborazione attiva del territorio, i ragazzi hanno potuto valutare con visite al Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, il primo, e negli impianti industriali operanti nei settori di recupero dei metalli preziosi, di recupero dei rottami, di gestione dei rifiuti e di attività estrattive il secondo. Alla fine di ‘CircoLABS’ – ha concluso Franci – contiamo di aver contribuito in una certa misura alla formazione della generazione che ci piace definire dei ‘nativi ambientali”.

E proprio per entrare nel vivo di che cosa hanno già fatto e quello che ancora faranno nel prossimo mese di ottobre i ‘nativi ambientali’ di Arezzo e di Bibbiena la dottoressa Carlotta Basili, responsabile dei contenuti e della didattica, in conferenza stampa ha dichiarato: “Il progetto si inserisce nell’ambito della campagna nazionale degli Amici della Terra ‘Zero Sprechi- verso l’economia circolare’, i cui lavori sono consultabili sul sito zerosprechi.eu. Con “CircoLABS” il complesso concetto di economia circolare viene affrontato attraverso sei diversi laboratori che rappresentano situazioni di vita reale. Ogni laboratorio è caratterizzato da un diverso piano sensoriale e comunicativo facilitando così l’apprendimento dei concetti fondamentali della sostenibilità da parte dei ragazzi coinvolti. Illustrando brevemente i sei laboratori – ha aggiunto la Basili- circularNature mira a dare capacità di lettura e interpretazione delle dinamiche ambientali all’interno del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi. Con circularTraining invece si addestreranno gli studenti a diventare cittadini attivi e a sviluppare progetti di verticalizzazione sul tema dell’economia circolare. CircularCooking è il laboratorio durante il quale una Dietista insegnerà a riutilizzare gli alimenti che vengono solitamente considerati scarti. CircularMusic prevede che gli studenti utilizzino elementi di riciclo per creare un’orchestra di percussioni. Con circulaMovie saranno proiettati cartoni, documentari e filmati come volano didattico per la comprensione delle dinamiche complesse della circolarità e della sostenibilità ambientale. Circulardesign – ha concluso la dottoressa Basili- promuove il concetto di riciclo e riuso creativo raccontando l’economia circolare in tutte le fasi”.“Nel nostro territorio hanno sede aziende che da sempre hanno l’economia circolare nel proprio DNA e che rispondono alla domanda e ai bisogni del tessuto industriale del distretto aretino – dice Maria Cristina Squarcialupi, Consigliere Delegato Confindustria Toscana Sud allo Sviluppo Sostenibile, Vice Presidente Delegazione Arezzo oltre che Consigliere di Chimet spa – è importante educare le nuove generazioni ad un tipo di economia che produce energia, valore e sviluppo attraverso un ciclo virtuoso, ma che spesso non viene compreso come tale. E’ inoltre nostro dovere educare le generazioni future al rispetto dell’ambiente – continua Squarcialupi – con questo progetto l’Economia circolare non sarà più un concetto astratto, ma vera e propria realtà ed ogni ragazzo che parteciperà a CircoLABS farà esso stesso parte della catena virtuosa per cui i rifiuti di oggi possono diventare una ricchezza per il futuro”. “Siamo lieti di collaborare a questo progetto, che vede il coinvolgimento delle aziende del Gruppo di Lavoro Economia Circolare – spiega Antonio Capone, Direttore Generale di Confindustria Toscana Sud – le aziende del Gruppo si stanno impegnando fattivamente nel rendere fruibili a tutti i concetti dell’economia circolare, da sempre elemento cardine della loro attività. La natura stessa del Gruppo ha una veste dinamica e, appunto, pronta ad interagire con altri portatori di interesse, come nel caso di questo bel progetto finalizzato a fare educazione ambientale fra i ragazzi, aiutandoli ad avvicinarsi a temi molti importanti: la riduzione dei rifiuti, il ricorrere sempre meno alle discariche e sempre più al riciclo, al recupero e al riutilizzo, la crescita e lo sviluppo degli impianti di recupero esistenti. La nostra Associazione ha il ruolo di individuare le forme migliori di simbiosi in un’ottica di continuo miglioramento della sostenibilità: il tessuto imprenditoriale è infatti l’elemento portante per lo sviluppo di un’economia sostenibile. Il nostro territorio ospita eccellenze italiane che svolgono attività di sostegno e di supporto all’economia circolare e noi siamo lieti di unire le competenze tecniche per diffonderle alla cittadinanza e agli altri territori – conclude Capone – i cittadini devono essere consapevoli dei vantaggi che le attività delle nostre aziende apportano all’ambiente ed alla salute della comunità, senza dimenticare, al contempo, la crescita occupazionale che ne deriva.”

“Economia circolare, ambiente ed ecologia industriale non sono mondi separati – dice Giacomo Cherici, Presidente Aisa Impianti spa – questo è l’approccio che Aisa Impianti persegue in tutti i propri progetti di sviluppo a zero spreco assieme ed in condivisione con il proprio territorio”. “Abbiamo accolto con slancio questo progetto che coinvolge circa 700 alunni – spiega Marco Chioccioli, Preside dell’Istituto Comprensivo IV Novembre – i ragazzi di seconda media saranno i trainer dei bambini di seconda elementare”. “Siamo sempre stati impegnati sulle tematiche ambientali, vista anche la vicinanza del Parco delle Foreste Casentinesi, ed è stato per noi naturale aderire al progetto con 8 classi per un totale di circa 150 ragazzi” dice Egidio Tersillo, Preside dell’ISIS di Bibbiena.

Nota di dettaglio per la stampa sui laboratori

LABORATORIO CIRCULAR NATURE. Francesca Tosi e Roberta Tosi. Soc. cooperativa OROS.

I temi proposti condurranno a conoscere il territorio del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, le sue complessità e le sue risorse naturalistiche ed umane, attraverso un’azione guidata “in campo” vissuta direttamente dai ragazzi con l’esperienza diretta. Le metodologie mirano a sviluppare il ruolo da protagonisti dell’insegnante e degli alunni e permettono di acquisire la conoscenza a partire dal circuito esperienza-riflessione.

LABORATORIO CIRCULAR TRAINING. Carlotta Basili. Amici della Terra

Il laboratorio sarà differenziato per i diversi gradi scolastici. Gli alunni della secondaria, dopo una visita all’impianto di AISA, verranno istruiti a diventare «piccole guide» con il compito di presentare l’economia circolare e il termovalorizzatore sia ai compagni più piccoli che ai genitori. In questo modo si garantisce una maggiore consapevolezza e si attiva la presa di coscienza di un sociale circolare, per il quale chi è più avanti in un percorso educativo, possa prendersi cura dei più giovani.

Per quanto riguarda l’istituto superiore, invece, il laboratorio prevede che gli studenti visitino quattro aziende e conoscano, tramite lezioni frontali, altre quattro realtà aziendali, al fine di consapevolizzare sui temi dell’economia circolare applicata sul territorio. Le aziende saranno: Aisa Impianti spa, Busisi Ecologia srl, Cabro spa, Chimet spa,Innocentini Santi e figli srl, Marinelli srl, Safimet spa e Siena Ambiente spa

LABORATORIO CIRCULAR COOKING. Dott.sa Barbara Lapini.

Un laboratorio pratico durante il quale si insegnerà a riutilizzare gli alimenti che vengono considerati scarti. La metodologia applicata sarà quella teorico-pratica. Il laboratorio prevede una parte descrittiva orale per poi passare alla conoscenza pratica della cucina. I bambini e i ragazzi avranno la possibilità di manipolare e di analizzare sensorialmente gli alimenti. Infine, li potranno trasformare attraverso la realizzazione di piccole ricette del territorio.

LABORATORIO CIRCULAR MUSIC. Silvia Martini. Associazione NOMAD Filodramma

Attività di riuso e riciclo creativo e innovativo attraverso le esplorazioni di ritmi e di modi musicali. L’attività prevede una partecipazione attiva degli studenti che saranno messi nelle condizioni di sperimentare “orchestre di percussioni” con l’ausilio di strumenti quali bottigliette, fustini, scatole, pezzi di legno, plastiche varie, rottami e altri elementi di riciclo. L’attività sviluppa tanto la consapevolezza del valore dello “scarto”, che diviene lo strumento principale da suonare in orchestra, quanto il valore del gruppo per creare un insieme musicale.

LABORATORIO CIRCULAR MOVIE. Giovanni Rossi

Laboratorio di cinema dedicato alla riflessione sul riciclo e sul riutilizzo delle risorse. Si sfrutterà l’esperienza cinematografica come volano didattico per avvicinare le giovani generazioni alla comprensione di dinamiche complesse e per sensibilizzare ad una maggiore consapevolezza nell’utilizzo delle risorse.

LABORATORIO CIRCULAR DESIGN. Silvia Martini, Arch. Monica Fini, Benedetta Piantini.

Il laboratorio coinvolge in prima persona gli studenti, attraverso workshop di auto-produzione all’interno dei quali i ragazzi imparano a realizzare oggetti e gadget riciclando oggetti di uso comune, ad esempio contenitori in Tetra-pak, scatoloni, bottiglie di plastica, riviste, etc. Saranno anche realizzate opere d’arte “ecologica”, compresi metadesign e installazioni, al fine di rendere evidenti e divulgare i risultati dell’opera di riciclo.