Dichiarazione del presidente Francesco Romizi
Nel ricordare l’appuntamento delle 14,15 di giovedì 18 giugno con la Commissione controllo e garanzia, convocata per poter discutere, aggiungo serenamente, del caso giudiziario che sta investendo anche esponenti dell’attuale amministrazione, e aperta a un auspicato intervento a chiarimento del sindaco, mi preme sottolineare come in mano all’opposizione restino essenzialmente due strumenti a garanzia del proprio ruolo.
Il primo sono le interrogazioni, che aprono tradizionalmente ogni seduta di Consiglio Comunale, il secondo è la commissione suddetta per la quale, non a caso, da regolamento, il Consiglio Comunale nomina come presidente, all’inizio di ogni consiliatura, un esponente della minoranza.
Convocarla a seguito di una vicenda come l’attuale, mi pare dunque una mossa non da tribunale del popolo ma che si colloca lungo un solco di carattere istituzionale, che rivendico a tutela della funzione generale di indirizzo e di controllo che ricopre l’intera assemblea.
Ricordo infine come la seduta sia aperta alla partecipazione dei cittadini che non possono tuttavia intervenire.