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Emarginazione sociale: le azioni messe in campo dall’amministrazione comunale

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Emarginazione sociale: le azioni messe in campo dall’amministrazione comunale

Lucia Tanti: “no al dormitorio tutto l’anno. Sì a un progetto e risorse concrete a contrasto di povertà e disagio. In arrivo 230.000 euro”

“Alla richiesta di apertura del dormitorio tutto l’anno, oggetto peraltro di una petizione che è pervenuta al Comune, rispondiamo in un duplice modo: prima di tutto ribadendo la contrarietà dell’amministrazione a una soluzione che equivarrebbe a una sconfitta. Per noi, il dormitorio, seppur disponibili a rivalutarne la tempistica a seconda delle condizioni climatiche, in accordo con Caritas, è una soluzione di emergenza che fornisce alloggio per i mesi invernali, con l’obiettivo, per chi è in difficoltà, di avviare percorsi di reinserimento sociale. In secondo luogo, con una forte presa di coscienza del disagio e della povertà, ai quali facciamo fronte con un’azione concreta”. Così l’assessore alle politiche sociali e sanitarie Lucia Tanti commenta il progetto di contrasto all’emarginazione che vede il Comune pronto a investire 235.000 euro.

“Il Comune – prosegue Lucia Tanti – ha partecipato con un progetto a un bando della Regione Toscana volto a potenziare gli interventi per il contrasto alla grave povertà, in aggiunta a tutti quelli che già vengono messi in atto. Il progetto, che ha ottenuto un consistente finanziamento, prevede il rafforzamento delle attività rivolte ai senza fissa dimora. Ma la grande novità è costituita dal suo approccio: intendiamo passare dalla gestione dell’emergenza, in particolare nei mesi invernali, ad azioni maggiormente strutturate, fondate sulla presa in carico e il potenziamento delle capacità della persona, fino a una residenza stabile. In particolare, verrà attivato un servizio di segretariato sociale che svolgerà attività di accoglienza e prima analisi dell’utenza, in vista di una presa in carico da parte dei servizi sociali. Sono previsti inoltre l’acquisto di beni di prima necessità per indigenti e senza dimora e l’implementazione delle attività del progetto ‘Arezzo città sicura e coesa’ con azioni di pronto intervento nelle piazze e nei luoghi di aggregazione in modo da consentire agli operatori di avere un contatto diretto anche con le persone più reticenti a rivolgersi al servizio e a chiedere aiuto. Operatori di strada frequenteranno, infatti, le zone dove sono presenti i senza dimora, rileveranno la quantità dell’utenza, contatteranno gli esercizi e le altre attività presenti nelle aree interessate dall’intervento, parteciperanno a incontri con i servizi pubblici e privati, con le forze dell’ordine, prefettura, questura, polizia locale e servizi sociali. Il progetto, quindi, si basa sulla presa in carico totale della persona, in vista di una sistemazione dignitosa in termini di alloggio. Si tratta di un impegno complesso ma che è una delle sfide da vincere nell’anno appena cominciato”.

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