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Fusioni Michelangelo: l’azienda attende il curatore, i lavoratori gli ammortizzatori

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Fusioni Michelangelo: l’azienda attende il curatore, i lavoratori gli ammortizzatori

Oggi pomeriggio incontro tra la Fiom e il Comune di Caprese Michelangelo con presidio di fronte al municipio

L’obiettivo è adesso quello di garantire ai 40 lavoratori tutti gli ammortizzatori sociali ai quali hanno diritto. L’incontro di oggi tra il Sindaco e il consiglieri di Caprese con la Fiom e i lavoratori della Fusioni Michelangelo ha confermato l’ipotesi peggiore: l’azienda ha spento la luce.
“Dal Sindaco Baroni e dall’Amministrazione di Caprese i lavoratori hanno ricevuto sostegno e solidarietà – sottolinea il Segretario della Fiom Cgil, Alessandro Tracchi. Ma l’azienda si è limitata ad inviare una lettera precisando di non poter essere presente e di essere sostanzialmente in attesa della nomina del curatore”.

I lavoratori della Fusioni hanno manifestato di fronte al Comune e la Fiom ha inviato una lettera all’azienda chiedendo non solo chiarimenti sul futuro dell’impresa e dell’occupazione ma anche tutte le azioni utili a garantire ai dipendenti la riscossione dei 3 stipendi arretrati e l’ottenimento di tutti gli ammortizzatori sociali a cui hanno diritto.
La Fusioni Michelangelo produceva accessori in metallo per un grande marchio italiano della moda. Non ha comunicato le ragioni della crisi ma si è limitata a bloccare la produzione e a sospendere i lavoratori. 40 famiglie sono nel limbo in attesa di aver chiaro quale futuro le attende. Una parola chiara arriverà probabilmente con l’udienza del 12 dicembre di fronte al Tribunale di Arezzo.