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Gimme Shelter dei Rolling Stones

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Gimme Shelter dei Rolling Stones

LA MUSICA CHE GIRA INTORNO

Paesaggi Musicali Settimanali a cura di Roberto Fiorini

 

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Ci sono canzoni che vengono rese magiche da piccoli elementi, particolari che all’inizio sembrano marginali ma che poi diventano il loro aspetto più identificativo.

E spesso, dietro ci sono storie incredibili, storie da raccontare.

Un esempio è quella di Gimme Shelter dei Rolling Stones e dell’urlo femminile presente nel ritornello.

Un urlo che nasconde una storia dai risvolti drammatici.

E’ l’autunno del 1969, i Rolling Stones sono in uno studio a Los Angeles per il mixing di Let It Bleed.

Gimme Shelter ha un testo crudo, per certi versi disperato, parla delle brutture del mondo e del bisogno di un rifugio in cui nascondersi.

Il ritornello ha un verso tagliente, che saranno in molti a cantare in futuro:

Mick Jagger racconta “eravamo a Los Angeles e stavamo mixando. A quel punto pensammo che sarebbe stato figo avere una donna che cantasse la parte dello stupro e dell’omicidio”.

Il produttore Jack Nitzsche inizia a chiamare un po’ di contatti di cantanti femminili, nonostante fosse parecchio tardi.

Finché il telefono a squillare è quello di Merry Clayton, cantante professionista con diverse collaborazioni importanti tra cui The Supremes e Elvis Presley, che ha fatto parte anche del gruppo di cantanti di supporto a Ray Charles, i Raelettes.

A quell’ora è a letto, in pantofole, pronta per prendere sonno e soprattutto in dolce attesa.

Decide di rimanere in pigiama e bigodini.

Si mette un cappotto, scende in strada e trova l’auto ad attenderla per accompagnarla in studio.

Non sa neppure chi siano i Rolling Stones.

Le fanno sentire la canzone e le chiedono di cantare la parte sullo stupro e l’omicidio.

Devono convincerla, quel testo non è nelle sue corde, troppo violento.

Lei è la figlia di un reverendo cristiano.

A un certo punto pensa alle brutte notizie che si leggono quotidianamente nei giornali ed inizia a cantare.

Canta una prima volta.

Poi si siede per il peso del bambino che porta in grembo.

Una seconda e una terza prova.

Il resto è storia.

Quella è la performance di maggior successo della sua carriera in una canzone che diventerà una delle tracce rock più popolari di sempre.

Ma Merry ricorderà quella notte in modo ben diverso.

La notte in cui perderà il suo bambino.

Merry per lungo tempo non ha la forza di riascoltare se stessa in quella canzone.

Ascoltiamo il brano e la voce di Merry nella versione originale da oltre 44 milioni di visualizzazioni:

https://www.youtube.com/watch?v=RbmS3tQJ7Os

Gimme Shelter viene pubblicata per la prima volta come traccia di apertura dell’album Lei it Bleed nel 1969.

Benché il titolo del brano appaia scritto come Gimmie Shelter sul retro della copertina dell’album, viene comunemente accreditata come Gimme Shelter, anche nei successivi dischi dei Rolling Stones.

La canzone non viene pubblicata come singolo.

Rolling Stones

E’ però da sempre considerata una delle canzoni più rappresentative della carriera del gruppo ed in generale della musica rock, al punto che la rivista Rolling Stones ha inserito il brano alla posizione 38 della liste delle 500 migliori canzoni della storia.

Gimme Shelter è una canzone sulla paura.

Composta da Mick Jagger e Keith Richards, nasce dagli sforzi congiunti del cantante e del chitarrista che lavorano in stretta collaborazione per la riuscita del brano.

Richards ha iniziato a lavorare alla caratteristica introduzione della traccia a Londra mentre Jagger è lontano per le riprese del film Sadismo.

La canzone è un rock in mid-tempo introdotto dalla chitarra ritmica di Richards, seguita dalla parte vocale di Jagger.

Afferma Jagger in una recente intervista “era un periodo molto, molto violento. La Guerra del Vietnam, Violenza dappertutto, scontri, incendi, saccheggi e disordini. Il Vietnam non era una come la conoscevamo in senso convenzionale. Gimme Shelter è una canzone da fine del mondo, è l’apocalisse ”.

La prima versione della canzone viene registrata in una grande sala agli Olympic Studios di Londra tra febbraio e marzo 1969.

Rolling StonesLa successiva versione con Merry Clayton viene incisa e perfezionata a Los Angeles ai Sunset Sound Studios e agli Elektra Studios nell’ottobre e novembre dello stesso anno.

Gimme Shelter è una canzone paranoica e spaventata, violenta, nel suo incedere, tanto che ancora oggi è ripresa in film o serie tv come colonna sonora di episodi violenti.

Gimme Shelter è ancora oggi molto attuale.

C’è qualcosa di profondamente sbagliato nel fatto che una canzone contro la guerra composta nel 1969 sia ancora interpretabile in modo così evidente nel nostro quotidiano.

Musicalmente, siamo di fronte a un pezzo immortale.

Richards fin dalle prime battute aggredisce il brano, la linea di chitarra, già prima dell’inizio del cantato di Jagger, è la pura dimostrazione del suo talento.

E’ un suono così pulito, ma anche così malato.

Nasci Keith Richards, non lo diventi.

Quando poi parte Jagger percepisci subito la potenza dei Rolling Stones.

Parole semplici, crude, dirette.

La guerra, gli stupri, gli omicidi, serve un riparo.

E’ l’interpretazione che fa la differenza.

Jagger non si perde in chiacchiere e metafore, va dritto al sodo.

La guerra è qui tra di noi, non la possiamo ignorare, ne siamo coinvolti in pieno, è solo a uno sparo di distanza da noi.

Il ritmo martellante del rock fa tutto il resto e serve per far arrivare il messaggio forte e chiaro.

Rolling Stones