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iGeneration alla scoperta della Tesla Model 3

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iGeneration alla scoperta della Tesla Model 3

New e Novità dal mondo dell’High Tech

Quarto appuntamento con iGeneration, la nuova rubrica di Arezzoweb.it interamente dedicata all’High Tech.

Ogni settimana parliamo di alta tecnologia, presentando un nuovissimo prodotto.

Dai motori agli elettrodomestici, dai videogiochi all’audio, dai cellulari ai computer.

Tutto questo è iGeneration, ogni martedì alle ore 10.00.

Pronti?

A quasi tre anni dalla prima presentazione e a poco più di un anno e mezzo dalla produzione del primo esemplare, finalmente è arrivata la Tesla Model 3 nella versione base.

Elon Musk, il numero uno del marchio californiano, aveva annunciato la Model 3 come la prima elettrica di massa (nel mese di aprile negli Stati Uniti ne sono state vendute oltre 10 mila).

La Model 3 si chiama Standard Range e ha un’autonomia massima omologata di 354 chilometri, che diventano 386 spendendo qualcosa in più ed acquistando la versione Standard Range Plus.

E’ una entry level dalle prestazioni straordinarie.

Può infatti raggiungere i 210 km/h e accelerare da 0 a 100 km/h in 5,6, numeri che variano a 225 km/h e 5,3 secondi per la Plus.

La capacità del pacco batteria non è dichiarata, ma visto che le Long Range hanno 74 kWh e le Mid Range 62 kWh, è facile ipotizzare un valore intorno ai 55 kWh.

Si rivolge a un pubblico diverso, meno interessato ai tecnicismi e più alla sostanza.

L’allestimento base include il navigatore, il tetto in vetro, le modalità di guida personalizzate e il sistema di infotainment con 4 prese Usb e l’interfaccia Bluetooth avanzata.

Per farla conoscere ad un pubblico molto curioso ma forse ancora diffidente, la casa californiana ha organizzato, in collaborazione con il Tesla Club Italy, un tour in diverse località italiane per presentare la sua ultima creatura.

Dalla Lombardia all’Emilia Romagna, dalla Toscana al Veneto, passando per il Lazio e ovviamente le città che ospitano i Tesla Store italiani: Milano, Padova, Bologna e Roma.

Elon Musk ha deciso di puntare anche sull’Italia e con il Tesla on Tour – Model 3 in your city vuole raggiungere il maggior numero di persone possibile.

Il tutto, ricordando “l’importanza di guidare un’auto ad emissioni zero in un Paese bello e quindi da preservare come il nostro che non a caso vanta un numero particolarmente alto di Destination Charging”.

Cosa sono?

Strutture alberghiere, ristoranti, aziende vinicole ecc. con una colonnina di ricarica Tesla che, insieme ai Supercharger, permettono alla rete di infrastrutture di ricarica del marchio californiano di diffondersi in modo sempre più capillare.

Ma come si comporta Tesla Model 3 sulle lunghe percorrenze: dalla guida con l’autopilot alla ricarica supercharge, scontrandosi con le prime imposizioni dettate dal sistema di bordo?

Chi ha avuto modo di provarla segnala con entusiasmo che con Tesla Model 3 basta impostare la destinazione e al resto pensa tutto lei.

È il nuovo software a decidere il percorso e le pause ricarica in base ai chilowatt di partenza e a quelli consumati nell’arco del tragitto.

L’autopilota si inserisce spostando la leva della marcia per due volte verso il basso, garantendo la sterzata assistita con la relativa regolazione automatica della velocità.

Per farlo, però, Tesla Model 3 vuole che il conducente abbia non solo le mani sul volante, ma che di tanto lo stringa con una certa pressione.

E se ciò non avviene, dopo qualche avviso luminoso, il bellissimo display touchscreen da 15 si spegne totalmente per riaccendersi dopo qualche minuto.

Il display posizionato orizzontalmente rispetto alle sorelle maggiori di Model 3 (Model S e Model X) è l’unica interfaccia che il conducente ha a disposizione.

Da qui si controlla tutta la vettura compreso il sistema di ventilazione.

Pur non essendo ai livelli delle auto elettriche premium europee per qualità degli interni e insonorizzazione, la piacevolezza di guida e l’ambiente senza rumore visivo di Tesla Model 3 è impagabile.

La trazione integrale Tesla dispone di due motori indipendenti.

A differenza dei sistemi a trazione integrale tradizionali, i due motori controllano in modo digitale la coppia sulle ruote anteriori e su quelle posteriori — questo assicura una manovrabilità e un controllo della trazione notevolmente migliori.

Gli interni di Model 3 sono molto curati.

Si può usare lo smartphone come chiave e il tetto in vetro si estende dalla parte anteriore a quella posteriore donando un senso di ariosità ai passeggeri di ogni sedile.

RUBRICA A CURA DI ROBERTO FIORINI