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iGeneration, alla scoperta dell’iPad mini di quinta generazione

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iGeneration, alla scoperta dell’iPad mini di quinta generazione

iGeneration – New e Novità dal mondo dell’High Tech

Terzo appuntamento con iGeneration, la nuova rubrica di Arezzoweb.it interamente dedicata all’High Tech.

Dai motori agli elettrodomestici, dai videogiochi all’audio, dai cellulari ai computer.

Tutto questo è iGeneration, ogni martedì alle ore 10.00.

Arriva l’iPad mini di quinta generazione, il design non cambia, ma il dispositivo sorprende per le prestazioni e soprattutto per la qualità dello schermo, che da solo vale l’aggiornamento.

Assieme all’iPad mini, Apple presenta anche il nuovo iPad Air da 10,5”, che di fatto è il vecchio iPad Pro con caratteristiche potenziate.

Era un passaggio necessario per mettere ordine nella gamma dei tablet Apple.

Ora si va dal modello di base con schermo da 9,7” e chip A10, fino ai due Pro da 11 e 12,9, passando appunto per i due nuovi mini e Air con processore A12 e schermo True Tone.

Quando fu introdotto per la prima volta, nel 2012, le dimensioni ridotte e la dotazione tecnica facevano dell’iPad mini il modello entry level della gamma.

Oggi non è più così.

Con l’ultimo aggiornamento Apple lo ha dotato dello stesso processore A12 Bionic del nuovo iPad Air – dal quale, di fatto, lo separa solo la dimensione dello schermo e della batteria – del supporto alla Apple Pencil di prima generazione e di un display di altissima qualità.

Le dimensioni contenute non sono più un elemento di distinzione fisica che si traduce in un posizionamento verso il basso del prodotto, bensì un vantaggio che viene sfruttato in vari modi per offrire un dispositivo capace e potente come il modello immediatamente superiore, ma più facile da mettere in borsa, nello zaino o nella tasca interna di una giacca.

Basta mettere iPad mini di fianco a un iPad da 9,7 e visualizzare sullo schermo la stessa immagine.

La differenza è evidente e giustifica da sola la differenza di prezzo tra i due dispositivi, soprattutto per chi usa l’iPad a fini creativi.

Con una diagonale da 7,9” e una risoluzione di 2048×1536 pixel lo schermo è ancora il più denso di pixel dell’intera gamma iPad.

Questa caratteristica fa il paio con la tecnologia True Tone – la regolazione automatica del colore e del bilanciamento del bianco sulla base della luce ambientale – che finora era appannaggio solo dei modelli Pro.

Un qualsiasi paragone con un ebook reader sarebbe assai riduttivo però, perché l’iPad mini è un computer a tutti gli effetti.

Per apprezzarne le prestazioni non basta il primo sguardo, come nel caso del display, ma non occorre neppure troppo tempo per rendersi conto del salto generazionale rispetto all’iPad mini 4.

La potenza del chip A12 diventa evidente quando si mette alla prova l’iPad mini con applicazioni come iMovie, Adobe Lightroom o GarageBand.

Fantastico anche con i giochi e le applicazioni basate sulla Realtà Aumentata, su cui Apple continua a puntare moltissimo.

Da segnalare l’aggiornamento del comparto fotografico rispetto al modello precedente, con una fotocamera singola da 8MP sul retro e una fotocamera FaceTime HD frontale da 7MP.

iPad mini è perfetto per chi cerca un dispositivo per la lettura, per la gestione del calendario, per prendere appunti in digitale o per la fruizione di contenuti multimediali.

I prezzi?

Si parte da 459€ per il modello da 64GB Wi-Fi per arrivare a 769€  per la versione da 256GB Wi-Fi + Cellular.

RUBRICA A CURA DI ROBERTO FIORINI