Esistono le cuffie blutooth e poi ci sono gli Airpods di Apple.
La seconda generazione delle cuffie bluetooth della Mela è arrivata qualche mese fa: apparentemente identica alla precedente, offre in realtà alcuni piccoli ma sostanziali miglioramenti
Nuovo appuntamento con iGeneration , la rubrica di Arezzoweb.it interamente dedicata al mondo dell’High Tech.
Dai motori agli elettrodomestici, dai videogiochi all’audio, dai cellulari ai computer, tutto questo e molto di più è iGeneration, ogni martedì alle ore 10.00.
Gli auricolari AirPods sono senza dubbio tra le novità più interessanti presentate da Apple nelgi ultimi anni.
Sono diventati una moda e hanno dato il via a una serie di imitazioni, che finora non sono riuscite a far di meglio.
Gli AirPods sono gli auricolari che suonano meglio di tutti, ed anche se non sono quelli che isolano meglio dal rumore, garantiscono il miglior posizionamento nell’orecchio o la resistenza ad acqua, sudore e polvere.
Tutto questo valeva per la prima generazione e vale anche per la seconda, arrivata qualche mese fa, che adotta un nuovo chip H1 e che supporta il Bluetooth 5.0 oltre ad una migliore sincronizzazione audio.
Nell’uso di tutti i giorni, Siri è forse la novità più interessante: non serve un doppio tap sulla cuffia per attivarla, basta parlare: comodo, specie in auto e ancora di più in moto.
Non ci sono controlli di volume sugli AirPods 2, è possibile dire a Siri di abbassarlo o alzarlo.
O anche di saltare un brano in avanti o indietro, ma la funzione è attiva solo in Apple Music, non in Spotify o altri servizi musicali.
La batteria dei nuovi AirPods ha la stessa capacità della prima generazione.
Apple dichiara la stessa autonomia in ascolto di musica (5 ore) ma il 50% in più di tempo di conversazione.
Se siete indecisi, potrebbe essere il momento giusto per acquistare gli Airpods.
Sono pratici, affidabili, offrono un suono buono e permettono di parlare al telefono anche in mezzo agli uragani.
Costano 179 euro.