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iGeneration – Pro-Ject’s Essential III

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iGeneration – Pro-Ject’s Essential III

Se il mercato dei vinili cresce, sale anche quello dei giradischi: i più economici sono spesso di qualità scadente, e in nessun modo consentono di ottenere risultati sonori all’altezza anche solo di un mediocre Mp3.

Però danno nuova vita a un rito, quello di scegliere un disco, estrarlo dalla copertina, metterlo sul piatto, spostare la puntina, ascoltare una canzone o una facciata intera, poi ricominciare. Trovare il tempo, insomma, e l’attenzione che la musica merita. 

Dopo la pausa estiva torna iGeneration, la nuova rubrica di Arezzoweb.it interamente dedicata all’High Tech.

Dai motori agli elettrodomestici, dai videogiochi all’audio, dai cellulari ai computer, tutto questo è iGeneration, ogni martedì alle ore 10.00.

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Il rito dell’ascolto con un giradischi orgogliosamente manuale come il Pro-Ject’s Essential III.

Attenzione!

Non è un apparecchio da togliere dalla scatola e mettere in funzione: bisogna sistemare il piatto, la cinghia, dedicare un po’ di tempo per regolare il peso e l’antiskating del braccio.

Tutte operazioni semplici e ben spiegate nelle istruzioni allegate ma che sembreranno insolite a chi non ha mai usato un apparecchio come questo.

Un giradischi essenziale.

La trazione è a cinghia, e il motore è nell’angolo superiore a sinistra; in basso ci sono due pulsanti per regolare la velocità (33 o 45 giri).

Il braccio ha una levetta alla base per alzarlo e abbassarlo.

Non c’è autoplay, pulsante start, salto al prossimo brano, niente di tutto questo.

Il retro presenta una presa per l’alimentazione, affidata a un trasformatore esterno per ridurre le interferenze, l’uscita audio con due prese RCA e la presa per la terra.

L’Essential III, fermo restando il piatto e la testina in dotazione, si può avere in sei varianti, con preamplificatore Phono integrato per l’uso con amplificatori che ne sono sprovvisti, con Bluetooth per connetterlo senza fili a speaker, cuffie e impianti hi fi, ma pure con controllo elettronico della velocità, o con uscita digitale ottica.

Si va dai 359 euro del modello base sino a 449 euro del modello top di gamma.

L’Essential III RecordMaster è perfetto per digitalizzare i dischi e convertirli in file digitali con risoluzione fino a 24bit/192KHz.

Basta collegarlo via Usb a un PC o Mac e usare un software come Audacity per portare su computer anche i bootleg più introvabili.

Il preamplificatore Phono integrato, silenzioso e preciso, è più che adatto per iniziare, ma nel caso si decidesse per un upgrade o per usare quello integrato nell’amplificatore, basta spostare un interruttore per escluderlo. 

Il braccio in alluminio da 22 cm in un unico blocco con cuscinetti in zaffiro è leggero e rigido, per ridurre al minimo le risonanze; le varie regolazioni, come l’azimut, sono piuttosto semplici.

La testina in dotazione è un’ottima OM10 di Ortofon a magnete mobile che non tradirà i vecchi appassionati del vinile, e certo piacerà molto ai nuovi. 

Pro-ject ha realizzato un giradischi dal prezzo contenuto, molto ben pensato e costruito, e con un ottimo rapporto qualità-prezzo.

Ma forse la cosa più importante è che l’l’Essential III RecordMaster è un’ottima introduzione al suono del vinile: per qualcuno sarà un punto di partenza nel mondo dell’analogico, per molti altri può rappresentare serenamente un punto di arrivo. 

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