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Il futuro delle tintolavanderie: criticità ed opportunità

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Il futuro delle tintolavanderie: criticità ed opportunità
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Parla Andrea Cherubini, portavoce Tintolavanderie CNA Arezzo

Negli ultimi anni il fenomeno delle lavanderie self-service, luoghi dove chiunque può accedere a macchinari professionali pagando un modesto gettone, ha preso sempre più campo e ha cambiato lo scenario delle tintolavanderie.

A fronte di questi mutati scenari “CNA Arezzo ha avviato un programma di lavoro finalizzato a contrastare le lavanderie self-service irregolari, vale a dire quelle attività che nascono come lavanderie a gettoni e poi, a dispetto delle regole, erogano servizi professionali alla clientela, a  danno delle lavanderie professionali” spiega Andrea Cherubini, portavoce di Tintolavanderie “Su questo fronte  CNA ha fatto una serie di incontri con il Prefetto di Arezzo, diversi Comuni e polizie municipali al fine di sensibilizzare le istituzioni rispetto al problema e chiedere controlli più capillari e frequenti”.

Non sono mancati momenti di approfondimento e informazione rivolti agli associati con esperti di OASI Consulting che hanno illustrato le principali norme di interesse per le imprese sul versante degli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro e sul corretto uso delle sostanze chimiche utilizzate e sullo smaltimento dei rifiuti prodotti dalle attività.

“In termini di adempimenti ed obblighi, particolarmente apprezzato è stato il lavoro di sintesi che ha prodotto un vademecum, cioè un opuscolo di facile consultazione e verifica, a disposizione degli associati e costantemente aggiornato on-line – continua Cherubini -CNA non ha mancato di predisporre anche dei supporti pratici all’attività quotidiana delle nostre lavanderie come ad esempio la convenzione con Linea Ufficio, che offre a tariffe particolarmente vantaggiose il servizio di trasmissione dei corrispettivi tramite appositi registratori di cassa telematici”.

Un altro servizio particolarmente apprezzato è il gruppo WhatsApp degli associati dove essi si scambiano esperienze e casi testati sul campo.

“Questo permette da un lato di evitare di ripetere gli stessi errori e dall’altro di apprendere tecniche e segreti che così diventano patrimonio del gruppo ed elevano la qualità dei servizi erogati alla clientela” spiega il portavoce della categoria “Concludo dicendo che non consideriamo il lavoro svolto dalla categoria come un’azione circoscritta all’interno di un recinto chiuso ma siamo aperti a collaborazioni e confronti come quello che abbiamo proposto all’ITIS di Arezzo, e che auspichiamo si possa concretizzare quest’anno, per sviluppare iniziative a favore di una gestione più green delle nostre attività in termini di riduzione dei consumi di acqua e di corrente elettrica ma anche uso responsabile delle sostanze chimiche”.

Coloro che volessero avere maggiori informazioni o aggiungersi al gruppo possono contattare CNA Arezzo [email protected]. / tel.05753291