Home Arezzo Il premier Conte ad Arezzo: “una città che richiama alla memoria di tutti noi l’Italia dei Comuni”

Il premier Conte ad Arezzo: “una città che richiama alla memoria di tutti noi l’Italia dei Comuni”

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Il premier Conte ad Arezzo: “una città che richiama alla memoria di tutti noi l’Italia dei Comuni”



“Voglio iniziare con un omaggio al luogo che ci ospita. Una città di particolare suggestione, di antichissime origini, che richiama alla memoria di tutti noi l’Italia dei Comuni. Qui i cittadini svilupparono, in forme prima inusitate, i vincoli, le forme di assistenza ai più deboli. I cittadini sperimentarono per la prima volta una forma di governo che li coinvolgeva nelle decisioni pubbliche.

Quella dei Comuni è la più autentica delle forme di Governo. Ancora oggi possiamo dire che l’Italia è l’Italia dei Comuni. In un’epoca di globalizzazione resta ancora di più la necessità di essere riconosciuti come parte di una comunità locale” ha esordito il premier Giuseppe Conte oggi ospite dell’assemblea nazionale di Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani, in corso al Palaffari di Arezzo.

“Il vostro, sindaci, è uno spazio di trincea. Siete chiamati ad essere autorità di pubblica sicurezza. Autorità sanitarie, responsabili della protezione civile, ma siete anche chiamati a dare una risposta concreta ai cittadini. Anche quando vi spostate tra casa e Comune siete in continua attività. Quindi grazie dal presidente del Consiglio, grazie dal Governo, grazie da tutti gli italiani”.

Il premier ha poi proseguito, nel suo intervento, sulle difficoltà che incontrano le amministrazioni locali e sui provvedimenti che sta prendendo il Governo per sostenerle.

“Le risorse, anche umane, però non sono sufficienti, soprattutto per i Comuni più piccoli. Le disponibilità economiche ridotte hanno determinato una sostituzione del personale solo parziale. Quando la spending review non si limita solo a ridimensionare gli sprechi, ma colpisce anche i servizi contribuisce a sfibrare la fiducia dei nostri cittadini nei confronti delle istituzioni.

Dobbiamo superare la stagione dei tagli lineari. Lo Stato non deve far più cassa a danno dei Comuni.

Non possiamo pensare di ammodernare e rendere sicure le scuole se non ci sono uffici tecnici che si occupano della progettazione. Non possiamo essere accanto a lavoratori, studenti, a chi vive situazioni di disagio senza l’apporto dei Comuni.

Non possiamo pensare ad un’Italia più verde e pulita senza avere voi, sindaci, al nostro fianco”.

Ed ecco i provvedimenti in corso all’esame del Governo: “nella manovra finanziaria abbiamo cercato di introdurre interventi a favore delle amministrazioni locali, stanziando dal 2021 al 2034 nove miliardi per la rigenerazione urbana e per migliorare il tessuto sociale e ambientale dei Comuni. Stiamo lavorando per rendere strutturale il fondo dedicato alle periferie. Inoltre, dal 2020 al 2034 saranno stanziati due miliardi per aiutare i Comuni a sostenere le spese per la progettazione delle opere di messa in sicurezza del territorio”.

Quindi un focus del presidente Conte sulle aree interne del Paese: “abbiamo un grave rischio di spopolamento delle aree interne, ma dobbiamo impegnarci per restituire la bellezza dei nostri luoghi. Per questo abbiamo deciso di raddoppiare i finanziamenti destinati al fondo per i Comuni montani. Vogliamo far rifiorire i piccoli centri interni.

C’è tanto da fare, c’è ancora molto da fare. Siamo in piena manovra economica. Stiamo facendo il massimo sforzo e facendo di tutto per alzare l’indennità dei sindaci dei piccoli comuni.

La spesa ordinaria dell’ente è legata da troppi vincoli, anche di questo parleremo al tavolo che ho convocato con Anci per il 27 novembre, secondo lo stile di questo Governo improntato al confronto.

Ho bisogno dell’aiuto di tutti. Sindaci, mi dovete dare una mano anche per il testo unico della riforma degli enti locali, che non vi agevola, dobbiamo semplificarlo e snellirlo.

L’impegno è anche quello di dotare di un segretario ogni Comune, anche quelli più piccoli”.

E ancora un inciso, carico di partecipazione, rivolto alla vasta platea di primi cittadini: “in questa veste di presidente del Consiglio non posso trascurare il fatto che delle volte siete letteralmente in trincea, vittime anche di atti di intimidazione. Faremo di tutto per contrastare questi fenomeni. Vi saremo vicini anche in questo”.

In chiusura una nota per i sindaci che stanno, in questi giorni, lottando con i danni causati dal maltempo: “cari sindaci, leggo nei vostri occhi l’orgoglio di rappresentare la vostra comunità, e tutti insieme di rappresentare l’Italia. Permettetemi allora di rivolgere un pensiero ai sindaci di Venezia e di Matera. Giovedì abbiamo un ulteriore consiglio dei ministri dove esamineremo tutte le richieste arrivate da nord a sud. Non vi lasceremo soli.

Non possiamo ogni volta lamentarci a posteriori per una tragedia. Nel piano ‘proteggi Italia’ ha un ruolo fondamentale la prevenzione. Il piano sarà oggetto di aggiornamento, attendiamo i vostri suggerimenti.

Voi sindaci siete i nostri alleati, siete voi che mi filtrate le istanze per risolvere le ulteriori criticità.

Nelle aree terremotate per quanto in ritardo rischiamo di ricostruire dei borghi, ma deserti. Per questo dobbiamo incentivare le imprese del territorio”.

Ed il premier ha chiosato: “non possiamo permetterci un’Italia a due velocità. Chi viene nel nostro Paese ci ritorna perchè dopo una settimana non ha ancora visto nulla. Se restituiremo alla bellezza anche i luoghi interni potremo finalmente far conoscere al mondo il Paese più bello”.