Home Arezzo Misericordia, due nuovi corsi gratuiti per diventare volontari soccorritori. “Aiutare fa bene!”

Misericordia, due nuovi corsi gratuiti per diventare volontari soccorritori. “Aiutare fa bene!”

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Misericordia, due nuovi corsi gratuiti per diventare volontari soccorritori. “Aiutare fa bene!”

Due nuovi corsi per volontari soccorritori nel 2020. Così la Misericordia di Arezzo apre il nuovo anno. Saranno di due tipi. Il primo sarà un corso per soccorritore di livello base (o 1° livello), inizierà lunedì 13 gennaio e finirà il 6 febbraio, con frequenza frequenza bisettimanale. Dopodiché, il 17 febbraio comincerà quello di livello avanzato (o secondo livello) e proseguirà fino al 16 maggio.

Entrambe le qualifiche in ogni caso sono documenti riconosciuti dalla Regione Toscana.

Calendario livello base: lun 13/01/20, h. 21:00-23:00; gio 16/01/20, h. 21:00-23:00; lun 20/01/20, h. 21:00-23:00; gio 23/01/20, h. 21:00-23:00; sab 25/01/20, h. 14:00-18:00; lun 27/01/20, h. 21:00-23:00; gio 30/01/20, h. 21:00-23:00; lun 03/02/20, h. 21:00-23:00; gio 06/02/20, h. 20:00-24:00. Sab 08/02/20, h. 14:00-20:00 (= supplemento PAD-Defibrillazione sul territorio).

Naturalmente, il 1° è propedeutico al 2°, cioè per iscriversi all’avanzato (sul cui calendario completo torneremo nel prossimo articolo) bisogna avere già conseguito il livello base.

Tale livello base è tuttavia già sufficiente per assicurare autonomamente quelle conoscenze e abilità necessarie in tutte le tecniche atte a gestire le più frequenti situazioni di primo soccorso, di sostegno alle funzioni vitali di base, di traumi, insomma di aiuto al prossimo.
Un aiuto che può capitare di dover dare a qualcun altro in ogni momento del giorno e della notte, in famiglia, sul lavoro, in viaggio, a scuola, durante lo sport o nel tempo libero. Perché non si può mai sapere cosa la sorte ci riservi, né a noi stessi, né a chi ci sta intorno. Dunque meglio prepararsi. Dovremmo farlo tutti.

Frequentando il corso s’imparano infatti anche tante buone pratiche di prevenzione dei rischi, di autoprotezione, di mitigazione dei danni quando l’evento incidentale si sia malauguratamente presentato lo stesso. Tutto ciò può rivelarsi di fondamentale importanza anche per sapere “cosa evitare” più che “cosa fare” durante un soccorso. E così per essere d’aiuto ad altri soccorritori anziché d’intralcio.
Il brevissimo e inedito spot video che puoi vedere qui

l’abbiamo realizzato proprio pensando a eventualità del genere, che appartengono alla vita di tutti i giorni: in un bar accade all’improvviso una concatenazione di eventi per cui si rende necessario chiamare il 118 ma durante la pur breve attesa dell’arrivo dell’ambulanza d’emergenza i clienti del bar, grazie al fatto che almeno uno di loro ha ricevuto una minima istruzione su come soccorrere gli altri in un corso base come quello che promuoviamo, e dunque sa come fare e anche come dare utili indicazioni agli altri, la situazione viene per una parte brillantemente risolta e per un’altra correttamente predisposta per agevolare al meglio l’intervento della squadra sanitaria a bordo dell’ambulanza.

E proprio nel video viene lanciato il messaggio più significativo: “…un cittadino ben informato può salvare una vita!”.

Già, perché bastano veramente poche nozioni e appena qualche esercitazione pratica per apprendere le giuste tecniche, adatte a padroneggiare qualunque situazione.
Né bisogna mai dimenticare che solo il soccorritore occasionale, in quanto casualmente sul posto, può dare quel primissimo aiuto in tempo zero, cioè impiegare bene quei primissimi minuti dall’evento, così da assicurare la massima efficacia al soccorso più qualificato in arrivo.

Nella catena dei soccorsi, il primo anello non può che essere colui che si trova proprio lì sul luogo, nel momento stesso in cui accade il guaio, malore o trauma che sia; ed è solo il suo comportamento a poter fare la differenza, magari anche semplicemente eseguendo una corretta chiamata di soccorso, o mantenendo quelle funzioni vitali di base (BLSD) della vittima che consentiranno di consegnarla ancora rianimabile al personale sanitario in arrivo.

Immagina dunque cosa accadrebbe se capitasse proprio a te e sii consapevole che la vera “salvabilità” di quella vittima, in quegli attimi, dipenderà da te: sapresti cosa fare? Distingueresti cosa evitare? Saresti d’aiuto?
“Se non lo sai o non ne sei sicuro, fatti questo regalo: vieni da noi a impararlo e scoprirai quant’è semplice e appassionante.
Noi ti aspettiamo volentieri.
Passa di persona alla sede dalla Misericordia di Arezzo in via Garibaldi 143, oppure scrivi a [email protected] o telefona al 345 6814211 ma iscriviti presto” conclude la nota dell’associazione.