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“No a nuovi attacchi all’accesso al credito delle Pmi”

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“No a nuovi attacchi all’accesso al credito delle Pmi”

Vannetti: le imprese artigiane aretine trovano sempre maggiori difficoltà nell’ottenere finanziamenti bancari

“In poco più di 7 anni la quantità di credito erogato dalle banche al sistema produttivo è calata di quasi 1/4. E non si intravede un’inversione di tendenza. Il bollettino mensile della Banca d’Italia ha registrato per febbraio scorso l’ennesima contrazione dei prestiti. Ma senza credito non c’è ripresa”. Lo afferma Ferrer Vannetti, presidente di Confartigianato Arezzo condivide la preoccupazione espressa dall’associazione nazionale in proposito.“Alla crescita del Pil che procede lenta da alcuni anni, si contrappone l’arretramento consistente dei prestiti – spiega il leader di Confartigianato Arezzo – visto che nel 2018, a fronte di un incremento del Pil dello 0,9%, l’erogazione dei prestiti è diminuita del 6,7%. A patire di più sono le imprese artigiane, la gran parte cioè del sistema produttivo. Lo stock di credito di cui godevano le piccole imprese a dicembre 2011 è calato del 32,4% mentre è diminuito del 20,2% quello delle grandi imprese”. “Siamo ancora in presenza di una dinamica dei prestiti alle imprese – prosegue Vannetti –  che anche qui sul nostro territorio aretino, lo constatiamo tutti i giorni nel dialogo con le nostre imprese, continua ad evidenziare un forte discrimine: l’accesso al credito per le richieste di finanziamenti anche di piccolo importo rimane molto complesso”. “Banca d’Italia – spiega ancora il presidente – ha certificato che soltanto per le aziende di media e grande dimensione i prestiti hanno ripreso a crescere in quasi tutti i settori di attività. Invece, le imprese di minore dimensione incontrano sempre maggiori difficoltà nell’accesso ai finanziamenti bancari, indipendentemente dalla loro effettiva rischiosità e dall’equilibrio dei loro bilanci”. “Occorre quindi rendere gli strumenti finanziari – insiste Vannetti – adeguati alle necessità del nostro sistema produttivo. Per il credito bancario, bisogna rendere proporzionale l’applicazione delle regole di vigilanza alle dimensioni delle imprese e al rischio per le banche”. “Va riattivata allora – conclude Vannetti – una relazione virtuosa tra mondo produttivo e banche: è necessario, insomma, che lo Stato favorisca l’accesso al credito di imprese, artigiani e piccole imprese e soprattutto va sostenuto e valorizzato il ruolo dei Confidi che per tanti anni sono stati lo strumento di garanzia più utile per l’accesso al credito di artigiani e piccole imprese”.