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Ospedali a misura di donna, al San Donato tre bollini rosa

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Ospedali a misura di donna, al San Donato tre bollini rosa
OSPEDALE SAN DONATO - Arezzo

Sono ben 22 gli ospedali toscani che quest’anno si sono aggiudicati i “bollini rosa” attribuiti dall’Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna, che anche quest’anno (come fa dal 2007 con cadenza biennale) ha stilato per il biennio 2020-2021 la classifica degli ospedali che offrono le prestazioni e i servizi migliori a misura di donna: dalle strutture maggiormente qualificate nella prevenzione, diagnosi e cura di patologie femminili specifiche, a reparti di ginecologia e ostetricia all’avanguardia, fino agli ospedali con percorsi dedicati alla depressione di genere. Sono 22 gli ospedali toscani e 41 in tutto i bollini assegnati: a ciascun ospedale possono essere assegnati 1, 2 o 3 bollini. La cerimonia dell’assegnazione dei bollini si è tenuta stamani al Ministero della salute a Roma.

“Sono davvero contenta per questo riconoscimento attribuito agli ospedali toscani – è il commento dell’assessore al diritto della salute Stefania Saccardi – Tra l’altro, il numero degli ospedali toscani che hanno ricevuto il “bollino rosa” è costantemente cresciuto negli anni: erano 10 nel 2011, ora sono saliti a 22. Le donne costituiscono la maggioranza dell’utenza dei servizi sanitari, ma non sempre gli ospedali offrono un trattamento adeguato alle loro esigenze e necessità. La Toscana ha dimostrato di essere una regione molto attenta alle problematiche femminili anche sul versante sanitario. In Toscana è insediata una Commissione regionale permanente sulla medicina di genere, e in tutte le aziende è in funzione il Codice Rosa, che proprio oggi celebra il decennale a Grosseto, dove è nato”.

Questi gli ospedali toscani che hanno ricevuto i “bollini rosa”:
Tre Bollini Rosa:
– Ospedale San Donato di Arezzo
– Azienda ospedaliero universitaria di Careggi, Firenze
– Ospedale della Misericordia di Grosseto
– Azienda ospedaliero universitaria Pisana
– Azienda ospedaliero universitaria Senese
Due Bollini Rosa:
– Ospedale San Giovanni di Dio a Torregalli, Firenze
– Ospedale S.Maria Annunziata a Ponte a Niccheri, Bagno a Ripoli, Firenze
– Ospedale San Giuseppe di Empoli
– Ospedale di Cecina (Livorno)
– Presidio ospedaliero di Livorno
– Ospedale Versilia, Camaiore (Lucca)
– Ospedale San Luca, Lucca
– Ospedale Apuane, Massa
– Ospedale Santo Stefano, Prato
– Ospedale dell’Alta Val d’Elsa, Poggibonsi (Siena)
– Ospedali Riuniti della Val di Chiana, Montepulciano (Siena)
Un Bollino Rosa:
– Ospedale Santa Maria della Gruccia, Montevarchi (Arezzo)
– Azienda ospedaliero universitaria Meyer, Firenze
– Ospedale del Mugello, Borgo San Lorenzo (Firenze)
– Ospedale Santa Maria Nuova, Firenze
– Ospedale S. Jacopo, Pistoia
– Ospedale SS: Cosma e Damiano, Pescia (Pistoia)
L’attribuzione di 1 bollino rosa riconosce la presenza nell’ospedale di unità operative (da 1 a 3) che curano patologie femminili specifiche e l’applicazione dei Lea (Livelli essenziali di assistenza), con particolare riferimento all’appropriatezza delle prestazioni, accreditamento e certificazione per i requisiti alberghieri e strutturali. Due bollini vengono attribuiti a quegli ospedali che, oltre ai requisiti precedenti, abbiano almeno tre donne nel Comitato Etico, che prevedano donne in posizioni di responsabilità ai vari livelli, personale di assistenza prevalentemente femminile, che sotto il profilo archiettonico sottolineino la centralità della persona ricoverata, e che riservino particolare attenzione ai bisogni delle donne di etnie diverse. Il massimo riconoscimento, i tre bollini rosa, viene attribuito a quegli ospedali che, a tutte le caratteristiche già descritte, aggiungano un contributo in pubblicazioni scientifiche su patologie femminili, l’applicazione delle normativa sull’Ospedale senza dolore, il controllo del dolore nel parto e l’analgesia ostetrica.
Obiettivi di Onda con l’assegnazione dei “bollini rosa”, creare un network di ospedali a “misura di donna” sempre più all’avanguardia nella prevenzione, diagnosi e cura delle patologie femminili; contribuire ad una scelta consapevole da parte dell’utente attraverso un confronto diretto tra i servizi offerti dalle diverse strutture; dare voce alle pazienti sui servizi premiati.