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PDSansepolcro-CS: I molteplici problemi della Sanità della Valtiberina

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PDSansepolcro-CS: I molteplici problemi della Sanità della Valtiberina

Ancora una volta dobbiamo richiamare l’attenzione dei cittadini sullo stato del diritto alla salute per gli abitanti della Valtiberina. Dopo tre anni di amministrazione Cornioli il problema è sparito dall’agenda politica. La mancanza di attenzione non è causata dalla risoluzione dei problemi più significativi: al contrario i problemi sono molti e si vanno sempre più aggravando.

Quello che avviene è causato dalla mancanza di idee, in campo sociale e sanitario, del nostro sindaco e della sua maggioranza. Nessuno dei problemi strategici, che sono di fronte a noi, è stato affrontato. Le politiche sociali sollecitate in varie occasioni da più soggetti, organizzazioni sindacali, associazioni, cittadini sono lasciate ad una gestione sempre più burocratica che si occupa soltanto del quotidiano, con l’unico obbiettivo di risparmiare come se non si trattasse di problemi riguardanti le persone. In questo momento invece sarebbe fondamentale investire in una azione politica, che disegni strategie e azioni capaci di affrontare l’emergere dei continui e nuovi problemi. Un esempio vale per tutti: la questione degli ultraottantenni soli e avviati alla non autosufficienza.

Il nostro ospedale si sta sempre più riducendo ad un poliambulatorio con tutte le conseguenze del caso per i nostri cittadini. Un esempio: dopo gli ingenti interventi l’HDU (High Dependency Unit) non è ancora funzionante e chissà quando lo sarà. Dobbiamo porre massima attenzione a che non venga ulteriormente depotenziato il settore chirurgia e vengano mantenute almeno le prestazioni fin qui erogate. Manca un’idea delle priorità da soddisfare, manca anche una presenza politica che punti a un disegno di efficienza dell’intera struttura e una sua chiara collocazione nella rete ospedaliera.

La Valtiberina non può accontentarsi di piccole migliorie di natura alberghiera per il nostro ospedale, bisogna puntare sulla sicurezza strutturale dell’intero plesso reperendo le risorse necessarie peradeguare l’intero stabile.

Dalle notizie che via via emergono appare sempre più chiaro che anche l’ospedale di Arezzo ha imboccato un percorso di depotenziamento nei confronti di Siena e anche di fronte alla carenza di medici viene privilegiato il polo di Siena, con grave danno per Arezzo e dispendio di risorse. Quello che a noi serve è il ruolo futuro, nella cura delle persone, che deve avere il nostro ospedale e la certezza che per questo ruolo ci siano risorse finanziarie e professionali adeguate.