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San Giovanni Valdarno: sei le persone denunciate negli ultimi giorni

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San Giovanni Valdarno: sei le persone denunciate negli ultimi giorni

I Carabinieri della Stazione di Cavriglia, a conclusione di attività dindagine, hanno deferito in stato di libertà tre persone, due italiani (tra cui una donna) e un algerino, tutti residenti in provincia di Napoli. I tre hanno tratto in inganno un italiano, pensionato, residente a Cavriglia, tramite un sito internet poi rivelatosi fasullo, nel quale mettevano in vendita pezzi di ricambio di auto. Il valdarnese, alla ricerca di un motore usato per la sua auto, aveva corrisposto 900 euro senza ricevere nulla in cambio.

Una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile, dopo essere intervenuta in Montevarchi presso un esercizio pubblico, ha deferito in stato di libertà un nigeriano classe 1986, già conosciuto alle forze dell’ordine. Lo straniero, poco prima, era stato segnalato dal proprietario di un negozio al quale era stata consegnata una banconota da 10 euro, poi rivelatasi falsa. I Carabinieri, dopo aver identificato l’extracomunitario poco lontano dall’attività commerciale, lo hanno sottoposto a perquisizione, ritrovando la banconota contraffatta. Il denaro è stato posto sotto sequestro e lo straniero è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo.

I Carabinieri della Stazione di Montevarchi hanno denunciato due cittadini indiani in regola con le norme sul soggiorno. I due si trovavano a bordo di un autobus di linea urbana, quanto venivano fermati dal controllore che chiedeva loro i titoli di viaggio per la regolare presenza a bordo: ne nasceva una lunga discussione nella quale i due extracomunitari non volevano in alcun modo consegnare i propri documenti né rilasciare le loro generalità all’addetto ai controlli, tanto da costringere quest’ultimo a chiamare i militari della locale stazione Carabinieri.

La pattuglia della Stazione di Montevarchi, giunta prontamente sul posto, identificava i due, denunciandoli per rifiuto a fornire indicazioni sulla propria identità ed anche per interruzione di pubblico servizio, in quanto, a seguito della lite, l’autobus era rimasto fermo per una trentina di minuti.