Home Arezzo Torna il pranzo di Natale per i più bisognosi al Giotto. Tanti: “grazie a Caritas, cooperativa Betadue, quartieri e comunità Don Bosco”

Torna il pranzo di Natale per i più bisognosi al Giotto. Tanti: “grazie a Caritas, cooperativa Betadue, quartieri e comunità Don Bosco”

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Torna il pranzo di Natale per i più bisognosi al Giotto. Tanti: “grazie a Caritas, cooperativa Betadue, quartieri e comunità Don Bosco”

Pranzo di Natale presso il sottochiesa della parrocchia Sacro Cuore, in piazza Giotto. Una consuetudine che si ripete da anni grazie alla Caritas di Arezzo e alla collaborazione della società civile. I pasti saranno offerti dalla Cooperativa Betadue, mentre le varie portate verranno servite a tavola dai volontari dei quattro quartieri della Giostra del Saracino e dai ragazzi della Casa Don Bosco.

“Ci sarò come ci sono sempre stata in questi anni – ha commentato l’assessore Lucia Tanti – perché il pranzo di Natale in piazza Giotto, nella chiesa del Sacro Cuore, è il simbolo di una Arezzo generosa e coesa a cui sono molto affezionata. Un giorno particolare ma non isolato, visto che in quello stesso luogo e in molti altri, grazie a Caritas, vi è un impegno costante per chi è meno fortunato, un impegno discreto che ha fatto sì che la nostra città in questi anni fosse sempre più forte e sempre più modello di coesione sociale. Per tutto questo il merito è certamente di Caritas, da monsignor Francioli fino a tutti i volontari.

Il giorno di Natale è affidato alla cura della città nei suoi punti più significativi: dalla cooperativa Betadue che offre il pranzo e che si è prodigata con grande sollecitudine e cura, fino ai quartieri, che saranno presenti con partecipazione e generosità, e alla comunità di minori Don Bosco. Una comunità di presenze che segnano uno stile preciso dove tutti sono in prima linea.
Mi preme ricordare che in questi anni il ruolo dei quartieri è stato sempre più forte e decisivo, anche nelle azioni di solidarietà, disegnando quel profilo di presidio sociale che fa onore a tutta la città e che i mostra i grandi passi avanti compiuti.
Un ringraziamento anche a don Giovanni Ferrari, parroco del sacro Cuore, da sempre punto di riferimento per disponibilità e sensibilità verso una realtà, la zona Giotto, ormai simbolo vero di questa iniziativa così bella, giusta e civile”.