All’origine dell’incidente mortale, avvenuto il 20 settembre 2018 all’Archivio di Stato, in cui persero la vita Filippo Bagni e Piero Bruni, ci sarebbe stata una valvola malfunzionante e la mancanza di sfiatatoi nello sgabuzzino delle bombole. I due dipendenti erano accorsi nello sgabuzzino proprio per capire perchè fosse scattato l’allarme. 

La perizia è stata depositata ieri: quindi, stando a quanto stabilito dagli ingegneri Antonio Turco, Luca Fiorentini e dall’informatico Venerino Lo Cicero incaricati dal pubblico ministero Laura Taddei il malfunzionamento della valvola avrebbe concentrato il gas Argon nello sgabuzzino delle bombole, sulla cui soglia Bagni e Bruni sono deceduti per asfissia, invece che nella stanza dove si trovano i documenti per tutelarli da incendi.

Undici in tutto gli indagati per la morte dei due dipendenti, tra istallatori, responsabili del controllo e tecnici della manutenzione.