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“Uomo a Terra” al CB2

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“Uomo a Terra” al CB2

Se la mission del Consorzio 2 Alto Valdarno è mitigare il rischio idraulico su tutto il territorio di competenza, il suo impegno è garantire che lo staff tecnico, impiegato nella sorveglianza dei corsi d’acqua, nella direzione dei lavori, nell’esecuzione delle manutenzioni, possa operare senza correre inutili pericoli.

Nasce per questo obiettivo l’operazione “uomo a terra”, che si è conclusa con un incontro formativo e la consegna ai dipendenti di dispositivi muniti di sistema di rilevamento della posizione geografica.

“Uno strumento quanto mai utile – ha spiegato il Direttore Generale Francesco Lisi –  quando si lavora fuori dalla sede,  da soli, a bordo di mezzi meccanici, con apparecchi per il taglio e lo sfalcio manuale, in aree che possono presentarsi  accidentate e difficoltose. Un infortunio, un guasto, un incidente, un malore…. Il verificarsi di qualsiasi evento può mettere a repentaglio la salute e la sicurezza del dipendente. Con questo meccanismo è possibile individuare immediatamente la posizione geografica in cui si trova il soggetto interessato dall’evento e di conseguenza far scattare, con un sistema di allarme predefinito, la catena di attori chiamati a intervenire per prestare i necessari interventi di soccorso”.

Ad ogni tecnico e operaio in forze al Consorzio è stato quindi consegnato un dispositivo personale che  consentirà al dipendente di essere monitorato da sistema GPS.

“Il personale del Consorzio rappresenta la nostra forza e il nostro valore. Tutelarne la sicurezza, oltre ad essere un obbligo, è per noi  un impegno prioritario”, ha aggiunto la Presidente Serena Stefani seguendo con la squadra tecnica la consegna e il percorso formativo per il corretto utilizzo del cosiddetto “uomo a terra”.

L’operazione si è svolta con il via libera delle organizzazioni sindacali. In seguito all’accordo sottoscritto, infatti, il Consorzio 2 Alto Valdarno si impegna a utilizzare i dati raccolti (che saranno conservati con i tempi e i modi stabiliti dalle disposizioni normative)  esclusivamente per garantire la sicurezza del lavoratore e non per un controllo quali-quantitativo dell’attività da esso svolta.